- 14/11/2017 17:30
Piloti di aereo cercasi:turismo, scatta l’allarme
Il tema è salito alla ribalta recentemente, dopo la serie di cancellazioni annunciate da Ryanair, con una serie di polemiche che ruotavano intorno a un unico tema: i piloti. Archiviata l’emergenza, anche l’argomento sembrerebbe passato in secondo piano. Eppure la questione è ben più ampia di quanto non si pensi: perché il mondo dei trasporti (e, ovviamente, anche quello del turismo) sta crescendo a velocità vertiginosa. Ma il numero dei piloti aumenta molto di meno. E Questo potrebbe drasticamente frenare la progressione del mondo dei viaggi.
Le cifre di Boeing
Uno studio realizzato da Boeing ha messo nero su bianco il fabbisogno di nuovi piloti: 637mila da qui al 2036. Ma c’è un problema: le scuole di volo, tutto il mondo, sono circa 200, come conteggia tourmag.com. E sono a pieno carico. Eppure il fabbisogno è destinato ad aumentare ancora.
Dal punto di vista logico, il problema è chiaro: le scuole di addestramento di personale qualificato restano, grosso modo, le stesse. Ma le stime del trasporto aereo sono di crescita vertiginosa: nei prossimi vent’anni, afferma Iata, i viaggiatori raddoppieranno. E, di conseguenza, aumenterà la richiesta di piloti.
Un doppio problema
Il freno alla crescita, spiega ancora il portale di informazione trade d’Oltralpe, arriva in realtà per un doppio motivo: da un lato l’effettiva penuria di piloti da assumere. Dall’altro l’aumento de potere contrattuale di questi ultimi che, sempre più richiesti dal mercato, alzano la posta in gioco. Aumentando così una delle voci che incidono di più sui bilanci delle aziende: quella del personale.
Allo stesso tempo, però, il circolo vizioso si chiude quando le compagnie che non riescono a reperire tutti i piloti necessari devono chiedere una maggiore produttività alla loro forza lavoro.
Il sistema è entrato in corto circuito. E deve cercare, in qualche modo, di uscirne.