• 13/09/2018 17:44

Ryanair contro sindacati‘Scioperi ma niente caos’

È una battaglia a nervi tesi quella tra Ryanair e le sigle sindacali europee. All’indomani dell’annuncio del nuovo stop che coinvolgerà gli assistenti di volo di 5 Paesi in contemporanea (tra cui l’Italia) il 28 settembre, la compagnia low cost alza i toni e reagisce in maniera inattesa.

Nel mirino questa volta, infatti, non finisce lo sciopero in sé, che comunque il vettore continua a stigmatizzare come ‘inutile e dannoso’ alla stregua dei precedenti; l’atto di accusa, invece, si rivolge verso la frase utilizzata nell’annuncio, ovvero che l’astensione dal lavoro causerà caos nei viaggi.

L’attacco di Jacobs
"Le ripetute dichiarazioni false da parte di questi sindacati sul ‘caos nei viaggio’ si sono rivelate infondate - attacca senza mezzi termini il chief marketing officer Kenny Jacobs -. Nonostante siamo dispiaciuti delle limitate azioni di sciopero che hanno avuto luogo quest'estate, abbiamo prudentemente annullato in anticipo un piccolo numero dei nostri 2.500 voli giornalieri al fine di minimizzare i disagi e gli inconvenienti per i clienti”.

Il teorema del vettore
Ryanair cita i numeri dei precedenti scioperi ricordando come in ognuno di essi durante le giornate di sciopero, fermi restanti i disagi per chi si è visto tagliare il volo, non si sono verificati problemi negli aeroporti, proprio perché tutti i pax coinvolti erano stati avvisati in anticipo, fornendo loro la possibilità di riprenotare oppure ottenere il pieno rimborso.

“Se ci sarà un ulteriore sciopero dell'equipaggio di cabina il prossimo 28 settembre - attacca ancora Jacobs -, come abbiamo dimostrato ieri in Germania, Ryanair avviserà in anticipo i clienti di un piccolo numero di voli che saranno cancellati, mentre la stragrande maggioranza dei voli e dei servizi di Ryanair quel giorno opererà normalmente”.

Un segnale che, nonostante i primi accordi siglati, lo scontro tra le parti è destinato a durare ancora a lungo.

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