- 17/09/2018 09:49
Jacobs, Ryanair: "Lavoreremo anche con Lufthansa"
“Alla fine resteranno cinque realtà europee: noi, Lufthansa, Iag, Air France-Klm e easyJet. E dirò di più: in tre anni penso che ci troveremo addirittura a lavorare con il Gruppo Lufthansa”.
La nuova ‘profezia’ non arriva questa volta dal ceo di Ryanair Michael O’Leary, ma dal suo braccio destro, il chef commerciale officer Kenny Jacobs (nella foto), che in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera spiega la posizione della compagnia e racconta quali saranno gli sviluppi che interesseranno la low cost. Con scenari fino a poco tempo fa impensabili, come appunto la possibile collaborazione con il gruppo tedesco in quel processo di accordi per il feederaggio che sta diventando un po’ il mantra del trasporto aereo europeo.
Solo Europa nel mirino
Per il manager la crescita proseguirà perché in Europa ci sono ancora molti margini di sviluppo; quindi non ci sarà bisogno di andare a cercare altri mercati. Una rotta che di fatto chiude la porta a scenari come collegamenti sul Golfo Persico o in Kenya, come auspicato nel Paese africano.
E nel percorso di crescita ci sarà anche spazio per nuove compagnie nel gruppo dopo Laudamotion e Ryanair Sun: “L’idea è prendere piccoli vettori, che siano facilmente integrabili nel gruppo” sottolinea Jacob, che non esclude però la possibilità che vengano create compagnie dal nulla. Porte chiuse definitivamente, invece, per Alitalia, “troppo grande e troppo complicata da gestire”.
Policy bagagli difesa a spada tratta
Sul capitolo della policy bagagli, infine, il cco difende le scelte fatte perché “era diventato complicato trasportare ogni volta un centinaio di bagagli in stiva e gratuitamente e influiva negativamente sulla puntualità dei voli”. E poi conclude: “Vedrete che questo modello sarà copiato anche dalle altre compagnie, è solo questione di tempo”.