- 27/12/2018 17:06
L’Antitrust contro Booking.com: istruttoria su prezzi e risultati di ricerca
Prezzi pubblicati, presentazione di sconti, ordine degli hotel nei risultati di ricerca: sono questi alcuni degli aspetti che hanno spinto l’Antitrust ad aprire un’istruttoria nei confronti di Booking.com. Ad annunciarlo è la stessa Autorità, che ha comunicato l’avvio nel proprio bollettino. La decisione sarebbe stata presa anche alla luce di “segnalazioni di numerosi consumatori giunte a partire da febbraio 2017”, come si legge nella nota dell’Agcm.
Tra le pratiche contestate al colosso dell’ecommerce turistico, in primo luogo l’indicazione dei prezzi degli alloggi. Secondo l’Agcm, Booking.com avrebbe indicato “nei risultati di ricerca un ‘prezzo’ che non comprende tutte le voci di costi inevitabili e ragionevolmente calcolabili ex-ante”. Inoltre, l’Autorità afferma che i criteri e le modalità di ordinamento dei risultati di ricerca “non sono chiaramente spiegate, con particolare riferimento al peso che le commissioni pagate a Booking dalle strutture ricettive hanno sul posizionamento delle strutture stesse nell’ordinamento di default dei risultati di ricerca”.
Sconti e disponibilità
Ma non basta. L’Antitrust chiama anche in causa alle riduzioni di prezzo, in riferimento “alla presentazione come ‘sconti’ delle differenze usualmente esistenti nei prezzi praticati dalla struttura ricettiva in diversi periodi dell’anno”.
E ancora, viene puntato il dito, si legge nella nota, verso “la procedura di pre-autorizzazione delle carte di credito date in garanzia per le prenotazioni senza pagamento immediato, in particolare riguardo al fato che essa comporta un costo implicito legato all’indisponibilità di parte del plafond della carta di credito”. In aggiunta, i fari dell’Autorità si sono accesi anche sulle indicazioni riguardanti la scarsità di sistemazioni e nel dettaglio su “indicazioni generiche sulla domanda per gli alloggi in una certa struttura, non correlate con le date e la tipologia di camera indicate dal consumatore”.
L’elenco dei comportamenti evidenziati dall’Antitrust prosegue con le pratiche messe in atto in caso di overbooking e di reclami; secondo l’Agcm, a questo proposito, Booking.com avrebbe “ostacolato l’esercizio dei diritti contrattuali dei consumatori.