- 13/03/2019 09:21
Fermi tutti i B737Max 8 e 9 L’Europa estende lo stop
Dalle 19 di ieri il Boeing 737 Max 8 e il Max 9 non può più volare sui cieli d’Europa, fino a nuovo ordine. Una misura precauzionale che ieri hanno prima preso alcuni Paesi del Vecchio Continente, tra cui l’Italia, fino alla decisione dell’Agenzia europea della sicurezza aerea, che ha sospeso tutti i voli di quel modello di aereo.
La motivazione
“Abbiamo deciso di intraprendere ogni misura necessaria per garantire la sicurezza dei passeggeri” ha scritto l’Easa nella comunicazione di ieri sera. E in aggiunta alla sospensione ha pubblicato una direttiva di sicurezza, in cui estende lo stop a qualsiasi compagnia operi in Europa, compreso il sorvolo del territorio.
Una misura precauzionale
L’Agenzia ha comunque spiegato che si tratta di una misura precauzionale in quanto “l’investigazione sull’incidente sta andando avanti e al momento è troppo presto per trarre qualsiasi conclusione sulle cause della tragedia”.
Gli effetti
Ora in Europa si dovrà fare i conti con gli effetti che lo stop potrà avere in termini di cancellazioni e riprotezioni, anche se i vettori che operano sul Continente che utilizzano questo modello non sono molti. Oltre a Air Italy, che ha tre aerei in flotta, c’è il Gruppo Tui che ne ha 15, mentre 18 sono i B737 Max 8 di Norwegian e altri portano la livrea Turkish. Per il network italiano, interessata anche Flydubai, che utilizza il modello sotto osservazione per il volo su Catania.
Nessuno stop negli Usa
Niente stop, invece, nel principale mercato del B737 Max, vale a dire gli Stati Uniti, dove l’aereo è utilizzato da quasi tutti i principali vettori. Qui la Federal Aviation Administration non ha infatti ritenuto necessario bloccare gli aerei in questione “non essendoci le basi per ordinare uno stop”, pur garantendo di continuare a monitorare la situazione e analizzare tutti i dati necessari. E, in caso, fare marcia indietro.