- 17/03/2020 12:27
Le compagnie Usa chiedono al Governo un piano da 50 miliardi di dollari
Le compagnie aeree degli Stati Uniti hanno chiesto al Governo un piano di sostegno del valore di 50 miliardi di dollari per evitare il fallimento. Secondo quanto riportato da Preferente su notizia diffusa dal Wall Street Journal, gli aiuti sarebbero in fase di negoziazione negoziati tra leader politici e imprenditori.
Un intervento necessario
L’aiuto includerebbe prestiti garantiti dallo Stato, iniezioni di liquidità ed esenzione da tasse e imposte.
Gli analisti prevedono che la maggior parte delle compagnie aeree del mondo falliranno alla fine di maggio se non riceveranno un sostegno adeguato.
Secondo Cnn, le tre principali alleanze Oneworld, SkyTeam e Star Alliance avrebbero di fatto già richiesto aiuti pubblici. Il crollo della domanda, la mancanza di entrate e la paralisi degli aerei sta causando una gran mole di sospensioni temporanee dei collegamenti per le compagnie aeree di tutto il mondo.
Le compagnie hanno attivato drastici piani di taglio dei costi per proteggere la liquidità di cassa nel tentativo di resistere fino alla ripresa dei voli. In assenza di entrate, le compagnie aeree devo mettere mano alla cassa per sostenere i costi fissi, come operazioni di leasing, tasse e costi di manutenzione.
La situazione in Australia
In Australia, il governo è aperto a un salvataggio delle compagnie aeree e al sostegno in altri settori. "Stiamo riflettendo molto attentamente su come possiamo fornire il supporto più appropriato sia attraverso la transizione durante questo periodo difficile, ma anche per massimizzare la forza della ripresa sul rimbalzo quando verrà", ha affermato Mathias Cormann, ministro di Australian Finance secondo quanto riportato da da The Guardian. L'aiuto previsto includerebbe un'esenzione di 1 miliardo di dollari nelle tariffe che le compagnie aeree pagano ad Airservices Australia.
La pressione sul governo è massima dopo che la Qantas ha tagliato il 60% dei voli nazionali e il 90% dei voli internazionali. L'iniezione di liquidità viene anche richiesta dagli aeroporti che stanno subendo un calo di ricavi a causa della crisi del coronavirus. I tagli di Qantas si aggiungono a quelli annunciati da Virgin Airlines la scorsa settimana.