- 16/09/2020 17:12
Rimborsi ai passeggeri:Fiavet contro Ryanair
Un “affronto intollerabile” che “lede gli interessi degli agenti di viaggi e della loro immagine”. Così Fiavet punta il dito contro Ryanair, chiamando in causa la pagina del sito del vettore riguardante i rimborsi per gli acquisti non effettuati tramite il sito del vettore. Nella pagina in questione si fa riferimento a “informazioni false” fornite alla compagnia, in seguito alle quali non sarebbe stato possibile rimborsare “direttamente” il cliente.
L’associazione degli agenti di viaggio ha preso carta e penna e ha scritto al vettore. “Come a voi ben noto - si legge nella missiva -, sulla base di una giurisprudenza derivata da numerosi contenziosi mossi nei vostri confronti da diversi agenti di viaggio e consolidatori della biglietteria aerea in vari Paesi Ue, è risultato illegittimo da parte vostra impedire che i consumatori passeggeri possano dare incarico agli agenti di viaggio, che esercitano nel nostro Paese sulla base di una legittimazione statale, il mandato di intermediare l'acquisto della Vostra biglietteria aerea, come avviene pacificamente per tutti gli altri vettori”.
Fiavet ha inoltre richiesto a Ryanair la modifica del testo in questione “eliminando ogni riferimento alla illegittimità della vendita intermediata della biglietteria aerea tramite gli agenti di viaggio”.
Il fronte Aeroflot
Contemporaneamente, Fiavet ha anche chiamato in causa Aeroflot, contestando la validità dei voucher, prolungata a 3 anni invece dei 18 mesi previsti dalla legislazione italiana.
Inoltre, Fiavet sottolinea che in caso di pacchetto il voucher viene rilasciato al cliente dall’organizzatore; quest’ultimo, poi, si rifarà sui fornitori. “Pertanto i voucher vanno intestati alla agenzia di viaggi e non al singolo viaggiatore” ha precisato l’associazione in una lettera inviata alla compagna e all’Enac. L'ente è stato chiamato in causa anche per intervenire con un “provvedimento opportuno” qualora il vettore non ottemperasse alla normativa.