- 22/07/2021 12:34
La Iata sui test Covid: “I costi esorbitanti frenano i viaggi, bisogna ridurli ora”
Oltre alla selva di disposizioni diverse Paese per Pese, anche l’alto costo dei test Covid-19 può avere un forte effetto deterrente sui viaggi all’estero. A lanciare l’allarme la Iata, il cui più recente sondaggio sui viaggiatori testimonia come l'86% delle persone sia disposto a sottoporsi al test, ma il 70% ritenga anche che il suo costo sia un ostacolo importante al viaggio.
"Bisogna abbassare il prezzo"
Per questo la Iata invita i Governi a intraprendere azioni necessarie per abbassare il prezzo che i passeggeri sono costretti a pagare per sottoporsi ai test. Tra i suggerimenti della Iata quello di essere maggiormente flessibili sulla tipologia di test, in modo da poter accettare anche quelli antigenici, il cui costo è inferiore al prezzo pagato per effettuare i tamponi molecolari.
Cosa dice l'Oms
Secondo le recenti linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, poi, i viaggiatori che abbiano completato il ciclo vaccinale dovrebbero essere esentati dalla presentazione del risultato negativo del test: una considerazione che, secondo la Iata, i Governi dovrebbero trasformare in norma.
"La Iata - spiega la nota dell’associazione riportata da TravelMole - supporta i test Covid-19 per riaprire le frontiere ai viaggi internazionali, ma il nostro supporto non è incondizionato. Oltre ad essere affidabili, i test devono essere facilmente accessibili, convenienti e adeguati al livello di rischio”.
Per quanto riguarda, poi, il Regno Unito il costo diventa addirittura esorbitante: “È uno scandalo che il governo applichi addirittura l'Iva" ha affermato Willie Walsh, direttore generale della Iata, che poi ha accennato a una nuova generazione di test rapidi a meno di $ 10 per test. Laddove poi il test sia un requisito obbligatorio, secondo quanto detto dalla Iata il Regolamento sanitario internazionale dell'Oms afferma che né i passeggeri, né i vettori dovrebbero sostenere il costo dei test.