- 16/08/2021 17:27
Traffico aereo, i mesi bui dell'Europa Primo semestre 2021 peggiore di sempre
Che il primo semestre di quest’anno fosse stato ancora più impattante per il traffico aereo del Vecchio Continente, considerato il prolungarsi del lockdown in alcuni dei principali Paesi europei, era un dato che era prevedibile. Ma l’entità del calo è per molti versi inaspettato: oltre 36 punti percentuali.
È questo quanto emerge dall’analisi di Aci Europe, l’associazione degli aeroporti del Vecchio Continente, che mette in luce come gran parte del traffico perso si concentri nei Paesi Ue e in Gran Bretagna, dove si toccano punte di oltre 90 punti percentuali di calo se rapportato al 2019 e vicine al 60 per cento rispetto allo scorso anno.
Le motivazioni
“Questo è il risultato diretto delle restrizioni ai viaggi ripristinate dagli Stati europei all'inizio dell'anno e rimaste in vigore per tutta la primavera quando il continente è stato colpito dalla terza ondata della pandemia – ha spiegato il direttore generale Olivier Jankovec -. Ma mentre l'impatto è stato avvertito da tutti gli aeroporti del continente, sono quelli situati nell'area UE+ che sono stati di gran lunga i più colpiti, mentre quelli situati nel resto d'Europa hanno iniziato a recuperare il traffico entro il secondo trimestre”.
Prospettive incerte
Per quanto riguarda il presente e il futuro luci e ombre si alternano. Se infatti i dati preliminari di luglio fanno emergere una decisa ripresa e per agosto ci si attende una replica in tal senso, per i mesi a seguire si teme un nuovo calo della domanda alla quale le compagnie potrebbero rischiare di faticare a rispondere in maniera adeguata.