• 18/08/2021 17:51

Ita, si accendono i motori Si apre il dopo Alitalia

Una questione di ore e la storia di Ita prenderà ufficialmente il via, anche se per vedere il primo volo bisognerà attendere il prossimo 15 ottobre, nella speranza che non sopraggiungano intoppi. Terminata la pratica burocratica del volo di prova per avere in mano il certificato di operatore aereo da parte dell’Enac, nel quartier generale della newco sono in corso le ultime operazioni per schiacciare il bottone con il quale si apriranno le vendite dei biglietti. Sono necessarie ancora alcuni accorgimenti tecnici, come lo stop da parte di Alitalia della vendita dei propri biglietti dopo il 14 ottobre, ma fonti interpellate da TTG confermano che entro la settimana si partirà.

E sul mercato c’è grande attesa per vedere come Ita si presenterà. È facile immaginare che l’avvio delle vendite sarà snello, considerando che il tutto dovrebbe avvenire attraverso un sito temporaneo. Inoltre l’incognita ancora non sciolta sul brand implica questioni aperte su molti aspetti tecnici.

Attesa per il network
Osservato speciale sarà il network che verrà proposto dall’amministratore delegato Fabio Lazzerini e dal presidente Alfredo Altavilla. I due manager hanno a più riprese illustrato le linee guida da seguire in una partenza che si annuncia inevitabilmente soft (sul mercato del trasporto aereo dell’autunno incombono ancora numerose incognite e l’ultimo trimestre del 2020 ha insegnato come la domanda può crollare all’improvviso). Ci sarà una grossa attenzione al lungo raggio in prospettiva, ma anche su questo fronte la situazione attuale continua a imporre la massima prudenza.

Il ruolo di Ita
Quello che c’è di certo è che finalmente la macchina si sta per mettere in moto dopo lunghe (troppo) attese. Ma, come ha sottolineato il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma in una nota dedicata all’assegnazione del Coa “l’augurio è che la nuova compagnia di riferimento nazionale contribuisca alla ripartenza del settore, contribuendo, in modo deciso a superare le difficoltà derivanti dalla crisi pandemica”.

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