- 25/11/2021 16:55
Ryanair e l’attesa del country manager che sarà chiamato a guidare l’Italia
Più complicato di quanto ci si potesse aspettare. L’annuncio della ricerca di un country manager per l’Italia verso la fine della scorsa estate aveva generato una raffica di candidature, molte di più di quante la stessa Ryanair ne avesse preventivato. E lo stesso ceo Michael O’Leary in conferenza stampa a Milano a settembre si era detto molto colpito di questo, spiegando poi che la figura si era resa ormai indispensabile per il nostro mercato, fissando come deadline per la scelta la fine di ottobre.
Complice forse anche il periodo che continua a rimanere delicato, i tempi si stanno allungando e pare ormai assodato che per conoscere il nome di chi prenderà il timone della low cost nella Penisola bisognerà attendere almeno a dicembre. Il mercato italiano è ormai il fiore all’occhiello della compagnia irlandese e per la sua guida serve una figura di altissimo livello, una perfetta conoscenza del mercato e una dote in più rispetto a un simile lavoro nella concorrenza: essere capaci di immergersi fino in fondo nel Ryanair-pensiero per trasmetterlo così come lo farebbe O’Leary.
Una summer senza precedenti
A mister X, per ora chiamiamolo così, il lavoro non mancherà. Intanto per il presente e il futuro prossimo ci sarà da combattere con un mercato di nuovo in frenata, come ha denunciato l’altro giorno lo stesso ceo in un’intervista al Guardian. Lavorare a fondo per poi fare ripartire il più in fretta possibile le vendite, perché i programmi di Ryanair sull’Italia per la prossima estate appena annunciati sono più che sfidanti. Sul piatto ci sono 720 rotte in totale con ben 47 new entry assolute, un arrembaggio su Roma senza precedenti, l’arginamento dell’avanzata di Wizz Air a colpi di nuove basi e della ripresa, lenta ma costante, di easyJet, che ha ricominciato ad aggiungere aerei sulla Penisola. Più varie ed eventuali.