- 17/12/2021 17:20
A380: ascesa e declino del velivolo che voleva rivoluzionare il trasporto aereo
Se ne è parlato per mesi, è stato l’aereo più discusso, nel bene e nel male, forse secondo solo al B737 Max. Naturalmente per motivi molto differenti. Quello che è certo è che Airbus non sfornerà più nuovi modelli dell’A380 dopo quello numero 321, consegnato quasi in sordina nei giorni scorsi a Emirates.
Emirates in prima fila
La compagnia di Dubai è stata quelle che ha maggiormente creduto nel maxi jumbo che ha costretto molti aeroporti a fare modifiche ad hoc per poterlo ospitare in virtù delle proprie dimensioni. Non a caso Emirates ha visto entrare in flotta ben 178 esemplari, ben oltre il 50 per cento del totale di quelli realizzati dal produttore europeo. E ancora oggi dimostra di credere nelle potenzialità del velivolo, che sta progressivamente reintroducendo su diverse rotte in base all’aumento della domanda.
Punti di vista
Ma non tutti oggi la pensano allo stesso modo, anzi la maggioranza delle compagnie che l’hanno accolto in flotta hanno colto la palla al balzo con la pandemia per mandarlo in pensione temporanea o definitive per via dei suoi costi e consume ritenuti oggi eccessivi e non rispondenti alle esigenze di mercato. E c’è chi, come il ceo di Qatar Airways Akbar al Baker, è arrivato a definirlo come l’aereo peggio riuscito di sempre.
L’A380, comunque la si voglia vedere, intanto continuerà a volare per molti anni a venire e in ogni caso resterà nella storia dell’aviazione civile per avere ‘osato’ di andare oltre gli schemi tradizionali e avere accarezzato il sogno di un aereo con un numero di passeggeri mai visto prima. Ma i tempi sono cambiati nel frattempo e il giocattolo si è rotto.