• 10/02/2022 17:34

Ryanair-Ita come ai vecchi tempi: un botta e risposta che sa di normalità

Anche questo è ritorno alla normalità. Le schermaglie tra Ryanair e Alitalia erano ormai entrate nell’immaginario del turismo italiano, con una gara combattuta per lo più a colpi di passeggeri annui ma non di rado anche con botta e risposta serrati.

Poi il Covid aveva cancellato tutto, insieme all’amministrazione straordinaria di Alitalia che aveva portato a toni più sobri nella comunicazione, perlomeno da parte della compagnia italiana (il ceo di Ryanair Michael O’Leary aveva invece continuato a non risparmiare stoccate).

Ora con la reincarnazione di Alitalia in Ita Airways, l’addio all’amministrazione straordinaria con un nuovo progetto imprenditoriale e soprattutto con i venti di ripresa che soffiano su tutta Europa dopo i vari stop pandemici, il ritorno degli screzi a distanza tra il vettore italiano e quello irlandese fanno respirare aria di normalità.

Il botta e risposta
Tutto è iniziato con gli affondi del ceo di Ryanair Michael O’Leary durante la conferenza stampa di due giorni fa. “Ita è un problema per questo Paese, noi siamo un’opportunità di crescita”, ha affermato senza mezzi termini.

La risposta di Ita arriva con una pagina intera del Corriere della Sera del giorno successivo, su cui campeggiano le parole “Al low cost preferiamo il low profile” e in cui si offre a Michael O’Leary la tessera fedeltà di Ita.

Partita chiusa? Assolutamente no. Perché O’Leary ha voluto rispondere il giorno stesso con un comunicato in cui rispolvera un suo vecchio cavallo di battaglia delle polemiche con Alitalia: “Se già volo con la compagnia aerea preferita dagli Italiani, perché dovrei usarne un'altra?”. E aggiunge una stoccata: “Ciao Ita (o come la chiamiamo noi, piccola Lufthansa)”.

Rynair e Ita sono qui per contendersi i passeggeri. E la buona notizia è che questo significa una cosa: i passeggeri ci sono. Un elemento che, negli ultimi anni, abbiamo imparato a non dare per scontato.

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