- 03/05/2022 17:07
I cieli europei tornano ad affollarsi,Aci Europe: “I migliori dati dal 2019”
"Stiamo parlando dei migliori dati degli ultimi due anni”. Oliver Jankovec, direttore generale di Aci Europe, non nasconde la soddisfazione per il bilancio del mese di marzo degli aeroporti europei. Un bilancio che parla di un recupero del 66,2% dei volumi di traffico dell’equivalente mese del 2019, segno inconfutabile di un settore che sta riprendendo i ritmi del pre-pandemia.
La classifica degli scali
Esaminando il ranking degli aeroporti più trafficati nel mese di marzo al primo posto c’è quello di Istanbul con 4.356.198 passeggeri, seguito dagli scali londinesi con 4.197.239 viaggiatori e da quelli parigini con 3.907.300. Seguono Amsterdam, Madrid, Francoforte e Barcellona, quest'ultima a quota 2.700.187 passeggeri. In totale la performance degli aeroporti del continente è ancora inferiore del 33,7% rispetto alle cifre del 2019 e, in questo panorama, gli scali italiani hanno riportato risultati migliori della media europea, essendo il loro traffico inferiore del 31% rispetto al 2019.
Il nodo della carenza di personale
Soddisfacenti anche i risultati preliminari del periodo pasquale, che fanno dunque prevedere un picco estivo migliore delle aspettative di inizio anno. Tutto bene, dunque? Non proprio, perché l’exploit di viaggi rischia di far emergere con prepotenza un problema che si è già presentato nelle scorse settimane: la carenza di personale dell’intero ecosistema dell’aviazione: compagnie aeree, servizi di assistenza, servizi a terra e controlli di sicurezza. “Dopo questa svolta – sottolinea a Hosteltur Jankovec - gli aeroporti membri di Aci Europe attendono un'estate di crescita con impazienza, sollievo per il ritorno alla piena operatività dei nostri terminal, ma anche con un certo grado di trepidazione, a causa del nodo della crisi del personale”.
“In questo senso - conclude - il picco estivo sarà per noi una sfida operativa: l’obiettivo è salvaguardare la qualità dell’esperienza del cliente”. S. G.