- 17/05/2022 17:43
Mascherine per chi vola:il caos delle nuove regole
Che il ritorno alla normalità dopo due anni di pandemia fosse un percorso a ostacoli non era difficile prevederlo, considerate anche le conseguenze generate da due anni di emergenza senza precedenti, con gli effetti che tutti conosciamo in particolare sull’industria che ruota intorno al mondo del turismo. E anche allontanarsi da un universo di regole completamente cambiate tra Green pass, mascherine, distanziamento e quant’altro si sta rivelando un labirinto che rischia di disorientare gli utenti. E da questa situazione non ne è esente il settore del trasporto aereo che, almeno per quanto riguarda l’Unione europea, si trova oggi a dovere affrontare una fase di transizione per certi aspetti paradossale.
La situazione
Ma facciamo un passo indietro. L’ultima decisione presa dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), con la quale si stabiliva a partire dal 16 maggio la non obbligatorietà delle mascherine a bordo degli aerei, con l’eccezione del rispetto di regole differenti da parte dei singoli Paesi (come l’Italia) le cui linee guida prevedono ancora l’obbligo sui mezzi di trasporto.
L’intreccio
Quindi una piccola babele per le compagnie aeree così come per i viaggiatori, con indicazioni diverse in base ai Paesi dove si parte o dove si arriva. Secondo quanto riportato da Corriere.it, infatti, su un volo di una compagnia aerea britannica dall’Italia verso la Gran Bretagna non ci sarebbe più l’obbligo delle mascherine. Ma lo stesso volo operato da Ita Airways, per esempio, richiederebbe l’obbligo di indossarle considerata l’attuale normativa italiana. E le compagnie aeree straniere che operano in Italia sui voli domestici a chi devono fare capo? Alla normativa del Paese di registrazione o a quella in cui effettuano i voli? E tutto questo almeno fino al 15 giugno, data fissata come possibile revisione delle attuali linee guida.
Un orientamento potrebbe ora arrivare dall’Enac con il presidente Luigi Di Palma che ha preannunciato un pronunciamento con l’indicazione chiara sulle regole da seguire in questa fase di transizione, documento atteso per le prossime ore.