- 22/07/2022 10:55
Vendita Ita Airways, tutte le domande dopo le dimissioni di Mario Draghi
Sono sempre più dense le nebbie intorno alla prosecuzione del processo di vendita di Ita Airways dopo le dimissioni del premier Mario Draghi. Come noto, insieme allo scioglimento delle Camere il presidente Sergio Mattarella ha affidato a Draghi l’incarico di mantenere il ruolo attuale con il solo compito di ‘disbrigo degli affari correnti’, quindi con poteri limitati fino alle elezioni. E la questione Ita può rientrare in questo perimetro ristretto?
La questione sarebbe al momento all’esame delle parti interessate, secondo quanto riporta l’edizione odierna di Repubblica, ma le possibilità che la partita si possa chiudere in tempi brevi come sembrava soltanto dieci giorni fa sembrano minime. E non solamente per i termini giurisdizionali. A favore di una decisione comunque in merito giocherebbe il fatto che sulla vendita pesa un diktat dell’Unione europea e questo rientra tra i casi previsti come affari correnti.
Le incognite
Ma ci sono grandi incognite: chi può prendersi in questo momento una responsabilità di questo livello quando nel giro di due mesi o poco più il Governo è destinato a cambiare? Per potere avviare la procedura di trattativa diretta con Msc e Lufthansa, come da parere del Ministero del Tesoro, servirebbe il via libera di tutti i partiti e, al momento, almeno uno (Fratelli d’Italia) ha già espresso parere contrario alla privatizzazione a prescindere dai contendenti.
E i contendenti?
Un intrigo, quindi, nel quale bisogna anche capire come si stanno ponendo i potenziali acquirenti della compagnia aerea. Il processo, infatti, è nato e si è sviluppato con il pieno sostegno del Governo Draghi: saranno disposti Msc, Lufthansa, Certares, Air France-Klm e Delta a procedere al buio? Le risposte sono attese per i prossimi giorni.