- 19/01/2023 09:57
Il monito di United: "Nel 2023 impossibile soddisfare la domanda"
“Raggiungere gli obiettivi di capacità fissati per il 2023 per le compagnie aeree americane è semplicemente irrealizzabile: il sistema non è in grado di gestire l’attuale volume di traffico, tanto meno la crescita prevista”.
L’impietosa analisi è quella di Scott Kirby, ceo di United Airlines, che durante la chiamata agli utili del quarto trimestre del vettore ha affermato che i crolli operativi, come quello sperimentato da Southwest durante le vacanze, continueranno fino a quando le compagnie aeree non saranno così intellettualmente oneste da riconoscere i cambiamenti strutturali che hanno semplicemente reso le operazioni meno efficienti di quanto non fossero prima della pandemia.
Lo schedule dei posti
Come riportato da Travel Weekly, secondo gli orari schedulati di Cirium le compagnie aeree statunitensi hanno pianificato di volare con il 2,6% di posti in più durante la prima metà di quest’anno rispetto ai posti disponibili nell’analogo periodo del 2019. Il conteggio dei posti programmati sui voli domestici è invece aumentato del 10,3% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno.
United prevede di offrire il 16,7% di voli in meno rispetto al 2019, anche se solo lo 0,9% di posti in meno. Al contrario, Southwest ha il 2,4% in più di voli programmati rispetto al 2019 e il 7,2% in più di posti programmati.
Il nodo del personale
Kirby stima che i vettori statunitensi dovranno assumere 10mila piloti per raggiungere i loro obiettivi, ma sono disponibili solo 6.600 nuovi piloti. Anche i ritardi nella consegna degli aerei e altre limitazioni della catena di approvvigionamento freneranno la crescita.
"Il nostro settore è stato profondamente cambiato dalla pandemia e non è possibile gestire una compagnia aerea come nel 2019, pena il fallimento" ha affermato il ceo di United. Il vettore ha registrato un utile netto per l'intero anno 2022 di 737 milioni di dollari, segnando il suo primo anno redditizio dal 2019.