- 11/08/2023 09:45
Urso, Ryanair e caro voli ‘Mercato non è Far West’
È un muro contro muro quello che si sta verificando in Italia all’indomani dell’intervento del Governo sul caro voli e soprattutto sulla reazione pesante da parte di Ryanair, che ha bollato le nuove normative come ‘ridicole e illegali’, arrivando a utilizzare epiteti quali ‘sovietiche’. Minacciando poi anche di ridurre, stante questa situazione, l’operativo in Italia per il prossimo futuro, essendo venute meno, secondo la low cost, le condizioni per continuare a crescere su quello che è il secondo mercato per il vettore.
La replica
Sotto molti punti di vista si tratta di un film già visto in altre realtà europee, quando a fronte di aumenti di tasse o introduzione di nuove e più restrittive regole Ryanair sceglie la via del dietrofront, consapevole dell’impatto che decisioni di questo tipo avranno sull’economia locale. Ma il Governo italiano non sembra al momento volere cedere alle minacce, arrivate per bocca del ceo Eddie Wilson, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in un’intervista rilasciata a TGCom 24 replica: “Ryanair negli anni ha manifestato una certa insofferenza alle regole del mercato. È stata sanzionata 11 volte negli ultimi anni dall'autorità per la concorrenza e il mercato".
Scontro aperto
Quella che si profila, quindi, è una battaglia destinata a segnare almeno questi mesi estivi, in attesa di vedere ulteriori sviluppi e di sapere se nell’operativo invernale arriveranno tagli. E Urso va oltre: “Ryanair ha bisogno di buoni consiglieri di diritto commerciale, di qualcuno che si intenda di concorrenza, mercato e diritti dei cittadini", ribadendo anche che “Il mercato non è il Far West”. E a chi l’accusa di avere violato le norme Ue, replica: “Stiamo seguendo le regole dell’Unione”.
E sulla questione si stanno pronunciando anche le associazioni dei consumatori, che si schierano apertamente contro la compagnia low cost, accusata di poca trasparenza nelle tariffe. Lo scontro è destinato a durare.