- 02/11/2023 14:58
Compagnie aeree low cost all'attacco sull'aumento della tassa d'imbarco
“Esprimiamo stupore e disappunto per il testo della legge di bilancio trasmesso alle Camere che aprirebbe la strada ad ulteriori incrementi della tassa addizionale comunale applicabile ai passeggeri in partenza dagli aeroporti italiani”: le compagnie aeree low cost alzano la voce e per bocca di Alessandro Fonti, presidente di Aicalf, contestano il provvedimento in fase di approvazione.
“L’art. 80 del testo in questione consentirebbe ad alcuni comuni capoluogo di città metropolitana di aumentare l’addizionale comunale fino a ulteriori 3 euro per passeggero – prosegue la nota diffusa dall’associazione italiana delle compagnie aeree low cost -. Le recenti interlocuzioni con i rappresentanti delle istituzioni e le dichiarazioni di autorevoli esponenti di questo Governo in merito ai prezzi dei voli ci avevano fatto sperare in provvedimenti in un senso diametralmente opposto, ovvero che questa tassa potesse essere, se non cancellata del tutto, almeno rivista al ribasso”.
“Ricordiamo che le addizionali d’imbarco sono oneri imposti ai passeggeri, che vengono raccolti dalle compagnie aeree trasferendo gli importi sulle tariffe al consumatore. L’Italia è già uno dei Paesi con la tassazione più elevata sui biglietti aerei e con questa manovra si aumenterebbe il costo del biglietto per i passeggeri – in netta opposizione con l’obiettivo dichiarato recentemente dal Governo che dichiara di voler intervenire per ridurre i prezzi dei voli”.
“Pensare di ripianare i disavanzi di alcuni comuni aumentando le tasse sui passeggeri è un errore e sarebbe controproducente. Il trasporto aereo è un volano dell’economia dei territori e del turismo e insistiamo quindi affinché il Governo intervenga invece per eliminare o almeno ridurre questa tassa, che deprime lo sviluppo della domanda di trasporto aereo e danneggia la competitività degli aeroporti e delle destinazioni turistiche italiane rispetto alle altre mete europee”.