- 13/08/2012 11:22
Per Wind Jet un'avventura nata nel 2003 per volontà di Antonino Pulvirenti
Nove anni di vita compiuti di recente, una flotta di 14 aerei operativi su 26 destinazioni e oltre 500 dipendenti. Sono alcuni dei numeri di Wind Jet, che da sabato scorso ha deciso di mettere a terra i propri aerei dopo lo stop definitivo alle trattative con Alitalia e al termine di un progressivo peggioramento della situazione finanziaria.
Il vettore siciliano era stato messo in campo nel 2003 dall'imprenditore catanese Antonino Pulvirenti, attuale presidente anche del Catania Calcio e attivo nella grande distribuzione. I primi voli presero il via nel mese di giugno dello stesso anno e la compagnia assunse da subito una connotazione low cost, per cercare di introdursi in un mercato già in rapida ascesa.
Dopo un primo periodo incentrato sui voli nazionali verso gli scali di Catania e Palermo, nel 2006 arriva il debutto oltreconfine, con collegamenti verso Mosca e Parigi prima e la Romania poi. L'erosione di quote di mercato è rapida e nel 2008 il vettore sfiora i 3 milioni di passeggeri, ritagliandosi un posto di primo piano nel trasporto aereo nazionale.
Altra tappa nel 2009 quando la compagnia sceglie Forlì come nuova base oltre a Palermo e Catania; base che viene chiusa poi due anni più tardi e spostata al vicino aeroporto di Rimini.
Il 2012 si apre invece con l'annuncio della trattative in corso per l'integrazione in Alitalia, interessata in particolare al mercato siciliano. La vicenda però va per le lunghe, anche per via dell'indagine Antitrust che si conclude con la richiesta di cessione di un buon numero di slot. Nel frattempo però peggiora anche la situazione finanziaria del vettore, sempre più oberato dai debiti. Il resto è storia di questi giorni.