- 16/07/2018 17:42
L’Unione europea contro AirbnbIl sistema dei prezzi nel mirino
La popolarità “non può essere una scusa per non conformarsi alle norme Ue di tutela dei consumatori”. Così la commissaria Ue alla giustizia Vera Jourova lancia la stoccata ad Airbnb, illustrando le dure accuse lanciate dalla Commissione Ue al portale di affitti brevi.
Il sito finisce ancora una volta sul banco degli imputati, come riporta repubblica.it: l’Europa ha infatti puntato il dito contro una serie di pratiche per sanare le quali Airbnb avrà tempo fino a fine agosto.
Le accuse della Ue
A finire nel mirino, soprattutto la questione delle indicazioni relative ai prezzi. In particolare, secondo la Commissione, alcune pratiche messe in atto da Airbnb contrasterebbero con quanto riportato nelle direttive sulle pratiche commerciali sleali e sulle clausole contrattuali abusive, oltre a contrastare con le indicazioni contenute nel regolamento sulla competenza giurisdizionale in materia civile e commerciale.
In particolare, la commissione chiede che le indicazioni dei prezzi nei risultati di ricerca comprendano tutte le tasse e tariffe obbligatorie, oltre a riportare se l’offerta viene fatta da un privato o da un professionista, in quanto le tutele per i consumatori sono differenti.
L’Unione europea, inoltre, afferma anche che le clausole di utilizzo non possono conferire a Airbnb un potere illimitato di rimozione dei contenuti e pone anche l’accento sulla chiarezza delle regole in materia di sospensione del contratto.