- 29/11/2021 16:48
Lusso senza tempo sul lago di Como: così nasce il progetto Passalacqua
"Cercavamo una struttura speciale per radicarci ulteriormente nel nostro territorio, un hotel che offrisse ai suoi ospiti un’esperienza totalmente diversa da quella dell’altra nostra proprietà, il Grand Hotel Tremezzo. E lo abbiamo trovato, quasi per caso: è stato un amore a prima vista”.
Valentina De Santis, ceo e proprietaria di Passalacqua (nella foto), racconta così la genesi del nuovo progetto della sua famiglia: trasformare una dimora storica in un hotel unico nel suo genere, Passalacqua, appunto, che aprirà al pubblico nella tarda primavera del 2022.
La ricerca dell'esclusività
Una famiglia di imprenditori comaschi, i De Santis, il cui amore per il territorio è pari al desiderio di valorizzarlo in chiave extralusso: “Il nostro obiettivo era tenere alto il valore di quello che sta diventando un vero e proprio brand internazionalmente riconosciuto: il lago di Como. Per questo abbiamo iniziato la nostra ricerca e abbiamo scoperto la villa”.
Amore a prima vista
Una lunga storia, quella della villa Passalacqua, progettata alla fine del ‘700 e luogo di ritrovo per innumerevoli personalità dell’epoca, tra cui Vincenzo Bellini, che nel 1829 ne fece la sua abitazione. “Tre le peculiarità che ci hanno colpito quando l’abbiamo vista - racconta De Santis -: la pace di un luogo dove il tempo sembra sospeso, e poi la meraviglia della natura, che qui si esprime in tutta la sua nobiltà. E infine, ultimo ma non ultimo, lo spettacolo imprescindibile del lago, che qui brilla come in nessun altro luogo”.
I De Santis hanno acquistato la villa nel 2018 iniziando il processo di trasformazione da dimora privata a un all suite che però Valentina De Santis non vuole definire ‘boutique hotel’. “Quest’ultimo – spiega – per sua stessa natura ha facilities e servizi limitati dagli spazi piccoli, mentre invece Passalacqua è esattamente l’opposto: un hotel con pochi ospiti, ai quali però è in grado di offrire ampi spazi e moltissimi servizi”.
La ristrutturazione
Le 24 suite sono state ricavate tra la settecentesca Villa Principale, con 12 sistemazioni, le antiche scuderie del Pus Palaz con 8 e la Casa al Lago nel giardino con altre quattro. “L’impianto classico è rimasto inalterato – spiega la nostra interlocutrice –, non lo abbiamo snaturato, ma naturalmente abbiamo dovuto fare interventi agli impianti, alle aree comuni e agli interni delle camere”.
Camere che sono tutte diverse una dall’altra, arredate secondo le scelte estetiche della famiglia, con una cura del dettaglio che esprime la personalità dei De Santis. “Proprio qui sta la differenza tra un hotel di famiglia e uno appartenente a una grande catena: lo stiamo arredando proprio come faremmo a casa nostra, è autentico, vero, e so che i nostri clienti lo percepiranno”.
La nuova ospitalità
L’obiettivo finale è di mantenere il carattere di villa con un’ospitalità famigliare ma di altissimo livello, che dà vita a un’esperienza personalizzata senza le regole e gli orari stringenti degli alberghi. Sul fronte della ristorazione, ad esempio, lo staff sarà a disposizione degli ospiti, che potranno decidere cosa e dove mangiare, così come potranno ‘costruirsi’ la propria vacanza usufruendo della consulenza del personale. “Al momento – conclude la manager - sul lago un tipo di ospitalità così ancora non esiste: noi ne saremo i pionieri”.