- 28/10/2022 14:18
Ognissanti, Confidustria Alberghi: “Nelle città d’arte occupazione a livelli pre-Covid”
Supera il 70% il tasso di occupazione nelle strutture alberghiere delle città d’arte italiane per il Ponte di Ognissanti. A dirlo sono i dati di Confidustria Alberghi, che per il primo weekend d’autunno registrano una tendenza positiva e un ritorno ai numeri pre-Covid.
Complice un clima particolarmente favorevole le strutture italiane registrano, infatti, un tasso di occupazione in aumento di un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2019.
Come già visto in estate, le città della Penisola tornano a popolarsi di turisti stranieri: particolamente forte è la presenza dagli Stati Uniti, grazie al cambio favorevole, ma numerosi sono anche francesi, tedeschi e inglesi.
Le mete al top
Top destination Roma, il cui tasso di occupazione raggiunge l’84% (+1% rispetto al 2019). Segue Firenze con un Toc del 75% (in forte aumento rispetto al dato precrisi con un + 3,5% rispetto al 2019).
Bene anche Venezia e Milano, che registrano rispettivamente hotel piani al 60 e 52%, ma che ancora non hanno recuperato rispetto al pre-crisi.
Continua, invece, il successo di Torino, sulla scia dei grandi eventi dei mesi scorsi (Eurovision Song Contest e Champions). Il capoluogo piemontese registra un tasso di occupazione dell’80%.
Interessante anche il dato delle aree interne con Perugia in pole position grazie ad un Toc superiore all’85%.
“Bene i segnali che continuano ad arrivare dal settore, dopo due anni di fermo pressoché totale, la ripresa si va consolidando e questo certamente ci conforta. Anche guardando più avanti al ponte dell’Immacolata, già si vedono dei segnali positivi. Ma – sottolinea in una nota Maria Carmela Colaiacovo, presidente dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi - a fronte di questo quadro che conferma la dinamica del settore turistico, le preoccupazioni si concentrano sui conti delle nostre imprese su cui grava drammaticamente l’aumento dei costi dell’energia che mette a rischio l’operatività nei mesi invernali quando fisiologicamente si riduce l’occupazione camere. In assenza di interventi rinnovati e potenziati rischiamo che, malgrado la domanda, ci siano aziende costrette a sospendere l’attività. Ma siamo fiduciosi, sappiamo che il Governo e il neo Ministro sono consapevoli e fortemente impegnati su questo punto e confidiamo di poter avere presto le risposte che servono per poter affrontare anche questa fase e non interrompere il percorso di rilancio che il settore ha intrapreso”.