• 17/10/2024 08:00

Deloitte e l’alta gamma,nuove nicchie di mercato

Sono soluzioni ricettive relativamente nuove per il nostro Paese, che hanno il pregio di combinare la comodità di un appartamento di lusso con la possibilità di usufruire di tutti i servizi tipici di un hotel a cinque stelle. Sono i serviced apartment, una nicchia dell’hospitality d’alta gamma che, in Italia, ha ancora enormi possibilità di sviluppo e sta richiamando l’attenzione dei grandi investitori internazionali.

Nell’analizzare i dati di Deloitte relativi all’alta gamma Benedetto Puglisi, director Deloitte Financial Advisory - Real Estate & Hospitality, non ha dubbi: il settore emergente è proprio quello delle soluzioni residenziali luxury, una nicchia particolarmente appetibile per i player della ricettività che lavorano con gli high spender internazionali.

Italia prima in Europa per market share

L’analisi di Deloitte parte da una visione generale del settore dell’hospitality: “Su un totale 2023 di 47 miliardi di euro di investimenti alberghieri - ha spiegato a TTG Travel Experience Puglisi -, quelli del continente europeo sono stati pari a 16 miliardi di euro e quelli in Italia sono arrivati a 1,6 miliardi di euro. Entrando nel dettaglio sul settore luxury ci possiamo rendere conto della sua importanza proprio grazie a una cifra: quasi il 45% degli investimenti alberghieri si focalizza, infatti, su questo segmento”.

Nel mercato europeo degli alberghi l’Italia è prima, con uno share del 21% sul totale delle strutture.

Un segmento dinamico, se si pensa che dal 2017 al 2023 ogni anno sono state inaugurate 30 strutture: “In totale i cinque stelle sono 710 hotel per 47.300 camere - ha aggiunto Puglisi - e le quattro top city sono Roma, Milano, Venezia e Firenze anche se, da dopo il periodo pandemico, sono diventate interessanti per gli investitori location montane e marine, nell’ottica di un allungamento della stagionalità”.

In questa realtà in costante evoluzione la nicchia dei serviced apartment vede la maggior parte degli asset destinati alla fascia luxury.

“Analizzando il quadro europeo nel comparto di questo tipo di soluzioni ricettive - ha sottolineato Puglisi - l’Italia occupa solo la quinta posizione, con un fatturato annuo di oltre 2,4 miliardi di euro”.

Il margine di crescita di questo segmento dell’hospitality è, dunque, elevato, se si pensa che il market share del nostro Paese nel panorama europeo dei serviced apartment è solamente di 10 punti percentuali.

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