- 24/04/2025 08:00
Meininger e l’ibridoper “l’esploratoremoderno”
Un concept ibrido, pensato per intercettare e soddisfare “i bisogni degli esploratori moderni” e delle nuove generazioni. Per una domanda che cambia e che si fa sempre più esigente e consapevole, Meininger Hotel cambia i paradigmi dell’ospitalità, con strutture sempre meno ancorate ai canoni della ricettività classica. “Combiniamo il comfort e i servizi di un hotel economico con la flessibilità e l’atmosfera sociale di un ostello - racconta Philippe Pellan, regional director France & Italy di Meininger Hotel -. Gli ospiti possono scegliere tra camere doppie classiche, camere private con più letti per famiglie o gruppi, o semplicemente prenotare un letto in un dormitorio, tutte con bagni privati”.
Un concetto di ibrido che ben si sposa con le richieste dei Millennial e della Gen Z, generazioni che, spiega Pellan, “danno grande valore alla flessibilità, alla comunità e alla libertà quando viaggiano”, nonché di una crescente clientela sempre più value oriented. “I viaggiatori di oggi sono sempre più consapevoli e selettivi, si aspettano valore, trasparenza e responsabilità dai marchi che scelgono. Noi prendiamo questo sul serio e adattiamo continuamente la nostra offerta per soddisfare queste aspettative in evoluzione. Il nostro concetto ibrido offre flessibilità e comfort a un prezzo giusto, attraendo ospiti che valorizzano sia la qualità che l’accessibilità”, precisa il manager, rimarcando inoltre come il marchio stia inoltre “ponendo un’attenzione maggiore alla responsabilità ambientale”. Attenzione quest’ultima che non si limita solo all’abbattimento dell’impronta ecologica delle strutture, ma che riguarda anche l’impiego di materiali e tessuti riciclati nell’interior design e la riduzione degli sprechi alimentari.
Italia al centro degli impegni
Quanto al mercato, Pellan assicura che la Penisola gioca un ruolo di primo piano nei piani di crescita di Meininger: “Con attualmente quattro hotel, uno a Venezia, uno a Roma e due a Milano, l’Italia - insieme all’Austria e alla Francia - è uno dei nostri mercati più forti dopo la Germania e svolge un ruolo significativo nella nostra strategia di espansione a lungo termine. Vediamo un grande potenziale in diverse città italiane, grazie al vivace panorama turistico del paese e agli ambienti urbani dinamici che si adattano perfettamente al concetto ibrido Meininger”.
Il Gruppo sta così “esplorando attivamente opportunità in città come Napoli, Bologna, Genova, Firenze e anche una seconda località a Roma”, rivela il manager. “Sebbene non siano ancora stati finalizzati accordi, siamo molto aperti a nuove località e siamo desiderosi di continuare a crescere la nostra presenza in Italia”.
La carenza di personale
Sul mercato nostrano però anche Meininger si trova a dover fare i conti con la carenza strutturale di personale che da tempo interessa l’hospitality. “Come molti nel settore, siamo consapevoli che reclutare e mantenere il personale - soprattutto durante le stagioni di punta - può essere una sfida, e l’Italia non fa eccezione - afferma Pellan -. I mesi estivi portano una forte ondata di domanda, e i ruoli stagionali sono spesso più difficili da coprire, in particolare nelle destinazioni urbane dove la competizione per il talento è alta. Ecco perché pubblichiamo attivamente le offerte di lavoro su portali commerciali locali, in modo da massimizzare la visibilità e attrarre un ampio pool di candidati e - rimarca - poniamo una forte attenzione a una cultura aziendale incentrata sulle persone, dove tutti si sentono benvenuti e possono raggiungere il loro pieno potenziale. Crediamo nel promuovere un ambiente che supporti sia la crescita personale che professionale”.
Come? “Il nostro impegno non si ferma al reclutamento - spiega il manager -: ci teniamo a far sì che anche chi è già nel team possa crescere con noi e restare nel tempo. Offriamo opportunità di formazione su misura. La Diversità, l’Equità e l’Inclusione (DEI) sono al centro di tutto ciò che facciamo, garantendo che tutte le voci siano ascoltate e rispettate. Comprendiamo anche l’importanza della flessibilità, offrendo orari di lavoro adattabili ove possibile, sapendo che nell’ospitalità dobbiamo bilanciare le esigenze sia del nostro team che dei nostri ospiti” e, aggiunge, “attraverso la digitalizzazione, stiamo migliorando i flussi di lavoro dei dipendenti, così da lasciare più spazio alla connessione umana. Gli strumenti digitali sono qui per supportare il nostro team, non per sostituirlo, garantendo che ogni dipendente abbia le risorse per fornire un servizio eccezionale. Ci sforziamo continuamente di migliorare il nostro ambiente di lavoro, conducendo regolari sondaggi di soddisfazione dei dipendenti e agendo sui feedback. Come parte di questo impegno, forniamo a tutti i dipendenti e alle loro famiglie l’accesso alla nostra piattaforma digitale per il supporto psicologico, OpenUp, per dare priorità al loro benessere”.