• 03/03/2025 19:33

Milano, calano gli affitti brevi ma aumentano i guadagni

Il fenomeno degli affitti brevi, almeno a Milano, segna una battuta d’arresto. Come riporta il Corriere della Sera infatti, in un anno un alloggio su dieci è scomparso dal mercato degli affitti brevi. Una flessione di quasi il 10% a cui si contrappone, però, un aumento del costo medio di una notte: se nel 2023 a Milano per prenotare una casa su Airbnb servivano 164 euro al giorno, adesso bisognerà pagarne dieci in più.

Se le regole sugli affitti brevi sono aumentate via via - e come raccontano alcuni ex host è questo uno dei motivi che spingono a “lasciare” - non è detto che le offerte ancora online equivalgano a case affittate. Anzi. A Milano un appartamento su tre resta vuoto nell’arco dei 12 mesi.

La fotografia del mercato immobiliare delle case ‘per turisti’ a Milano arriva dal confronto tra i dati raccolti a dicembre 2023 e quelli raggruppati fino allo stesso mese del 2024. Secondo il sito Inside Airbnb tre mesi fa in città c’erano 22 mila 627 sistemazioni in affitto breve, di cui 19 mila 755 interi appartamenti. Un anno prima, invece, erano 24 mila 936, di cui 20 mila 513 interi appartamenti, dopo il boom in sei mesi da giugno. Il calo registrato in 12 mesi, quindi, è stato del 9,3% con 2 mila 309 case in meno sulla piattaforma.

Se gli affitti brevi, almeno quelli intercettati dal sito Inside Airbnb, diminuiscono, aumentano i guadagni. Il prezzo medio a notte per una casa passa da 164 euro a 174, così come cresce il guadagno medio all’anno che lievita di mille 546 euro, da 7 mila 626 a 9 mila 172. Inoltre, un appartamento, sempre in media, resta occupato 66 notti in 12 mesi, sei in più rispetto al 2023. Ma le case sfitte, cioè che non contano prenotazioni nell’arco di un anno, sono 6 mila 615. Il calcolo sul totale raggiunto a fine 2024 indica quindi che una su tre è vuota. Il 29%.

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