- 27/09/2018 14:22
L'opportunità golf tourism a Sardinia Call 2 Action
Può il turismo del golf diventare un prodotto di punta per il mercato italiano e per la Sardegna? Come spiega Silvia Audisio di Iagto in occasione del Sardinia Tourism Call2Action, il bacino di utenti è molto ampio. "Il golf è lo sport più praticato al mondo e coinvolge circa 60 milioni di persone. Chi viaggia per coltivare questa passione spende circa il 120% di un turista leisure".
A oggi in Italia sono svariate le strutture dedicate al golf. Si tratta di campi cittadini o di vacanza, nonché resort di lusso. "Il passaggio necessario - continua - è fare evolvere il golfista, magari socio di un club, in ospite e comunicare dunque la possibilità di svolgere questo sport nel nostro territorio".
La domanda
La domanda è in aumento e le previsioni a livello globale per il prossimo biennio parlano di una crescita del 5-7% annuo sulle vendite dei t.o. specializzati, che peraltro detengono il 52% del mercato contro un 48% di vendita diretta.
"Il turismo del golf è a metà tra quello di nicchia e quello di massa", commenta Josep Ejarque amministratore unico di FTourism. "Per muovere questi viaggiatori occorre puntare su prodotti mirati, in quanto non è la bellezza del territorio ad attirarli".
Il ruolo della Sardegna
"La Sardegna a oggi non è una destinazione golfistica - dichiara Silvia Pellò, coordinatrice della rete Sardinia around golf -. È una meta di vacanza dove si può giocare a golf". Occorre quindi costruire nuovi campi, seguire il modello di altri Paesi del Mediterraneo che in questo segmento stanno crescendo, come ad esempio la Turchia. "Attenzione massima quando si pensa alle aree sulle quali investire", aggiunge Marco Maria Berio, direttore del club Pevero Golf. "Bisogna pensare a spazi immediatamente vicini ai poli aeroportuali. Le zone ideali sono Cagliari, Alghero e Olbia, altrimenti perdiamo di vista la velocità che questo tipo di cliente richiede".
Gaia Guarino