- 27/11/2018 09:59
Sardegna e cammini religiosi: come nasce un prodotto turistico
Il turismo dei cammini come esperienza: è stato questo il focus della discussione durante la tavola rotonda moderata da Alberto Pugnetti, direttore di Radio Francigena, durante Sardinia Tourism Call 2 Action. A intervenire per primo sull'argomento è Don Gionatan De Marco, direttore dell'ufficio nazionale per la pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport della Cei. "Affinché in Italia il turismo religioso possa considerarsi rilevante abbiamo bisogno di una visione integrale e integrata", precisa. E aggiunge: "Con la pubblicazione del documento 'Itinera stuporis' aiuteremo quei cammini che si definiscono religiosi a diventarlo realmente promuovendo un'ospitalità sociale e portando avanti una continua osservazione del turismo religioso nell'area euromediterranea".
"Un prodotto turistico esiste se è fruibile e acquistabile - prosegue Alberto Dragone, responsabile sviluppo percorsi Terre di Mezzo -. Bisogna puntare sul coinvolgimento costante delle comunità, è un processo che richiede tempi lunghi in quanto i meccanismi standard del turismo non sono applicabili al 100%".
La strategia della Sardegna
Dal 2011 la Sardegna è impegnata sullo sviluppo del turismo religioso. "Abbiamo accolto questa sfida iniziando con il monitorare le proposte che la Sardegna offriva, molte e diverse tra loro - racconta Renato Tomasi, responsabile del settore animazione e accoglienza territoriale dell'Assessorato regionale al turismo -. L'obiettivo è la creazione di una rete di luoghi di pellegrinaggio tra i comuni dell'isola".
Alcune idee sono giunte dal basso, ovvero dagli ordini francescani. Sono state inoltre passate al vaglio le festività religiose e in una seconda fase si è passati alla selezione dei progetti e alla redazione di un registro. "Nella scrematura delle proposte - conclude - abbiamo dato molta importanza all'anima del singolo progetto, quindi alla spiritualità. In questo modo si sta sviluppando la cultura del cammino e l'itinerario di Sant'Efisio ne è un esempio".
Gaia Guarino