- 22/02/2021 11:38
Fiavet Piemonte, la call to action: “Occorre fare rete”
Fiavet Piemonte lancia una call to action diretta ai propri associati, invitandoli a “Fare rete e partecipare attivamente”. È il presidente Gabriella Aires (nella foto) a sottolineare che “per ricominciare servirà anzitutto prodotto, per un turismo di prossimità che esprime già una domanda impaziente, malgrado tutto. E nessuno meglio di un agente di viaggi può costruire prodotto di valore sul proprio territorio. Per questo Fiavet Piemonte ha già avviato una strategia di supporto agli associati: lanciamo da Torino un forte invito all’azione a tutti i colleghi, non solo piemontesi. Diamoci da fare, aiutiamoci tra noi e ripartiremo”.
Nel progetto di Fiavet Piemonte ogni associato può creare sul proprio territorio prodotto di nicchia per individuali e piccoli gruppi e venderlo a tutti i colleghi sia in prossimità che sul mercato nazionale: “Un format che distribuisce i flussi turistici in aree ‘minori’ di fascino, già pronto anche per i colleghi stranieri”.
Il progetto di Fiavet Piemonte ha preso forma nel 2020 in collaborazione con i colleghi di Fiavet Liguria, utilizzando gli intervalli tra i lockdown: in estate e autunno con gli eductour a Ivrea e a Chieri per gli agenti del Piemonte, poi i due appuntamenti a Chieri per le guide di Gia e Federagit. “Tutto a costo zero – sottolinea Aires – grazie al supporto delle istituzioni locali e di molti sponsor al nostro fianco”.
È pronto anche il calendario dei prossimi eductour. Prima tappa a Biella il 25 febbraio. In più è in cantiere la prima piattaforma digitale – rigorosamente non profit – in cui gli associati Fiavet potranno caricare il proprio prodotto e offrirlo a tutti i colleghi sul territorio locale e nazionale.
“Fiavet Piemonte è rinata ed è a disposizione degli associati con servizi e iniziative essenziali alle nostre imprese per ritrovare business e orgoglio. È ora di entrare in azione, insieme – esorta il presidente Aires – per rinascere tutti capitalizzando la lezione che riceviamo da questa crisi epocale”.