- 08/03/2021 17:18
Retroscena Governo: la lunga stradaper la ricostruzione del Ministero del Turismo
“Meno chiacchere, bozze e discussioni”. Per il ministro del Turismo Massimo Garavaglia bisogna cambiare metodo e “dare in tempi rapidi”. Ora sarà fondamentale capire che cosa conterrà il prossimo decreto Sostegno.
Intanto da dietro le quinte iniziano a emergere alcune sostanziali differenze rispetto sia al Governo Conte 1 sia al Conte 2.
Secondo alcuni, non vi sono molto somiglianze con il passato Esecutivo, anche se i rapporti tra le varie associazioni di categoria e il dicastero continuano a passare attraverso la direzione generale, che al momento fa riferimento alla precedente gestione.
La discussione appare più aperta e più ampia e si nota una certa disponibilità dalla totalità dei partiti legati al Governo Draghi.
Tempi lunghi per il Ministero
Il piano di riordino dei Ministeri avrà bisogno di qualche mese di lavori e programmazione, con le dotazioni di staff comprese.
Serviranno in tutto circa 90 giorni per vedere ripartire il Ministero del Turismo, ma al momento la problematica più grande riguarda l’erogazione di fondi.
Dei 625 milioni di euro stanziati nei mesi scorsi, oltre il 50% non è stato ancora erogato fanno sapere da alcune associazioni. E ora sarà necessario ridiscutere un altro fondo per andare a coprire le mancate entrate di questi mesi.
Questo aggiunto al fatto che le prime linee guida del decreto Sostegno hanno messo in subbuglio anche il comparto alberghiero, perché la soglia di fatturato dei 5 milioni di euro (per ricevere i fondi) rischia di tagliare fuori una larghissima fetta di hotel italiani.
Insomma, le prime avvisaglie sul decreto lasciano immaginare una discussione in Parlamento, con l’occhio di tutti proiettato a dopo Pasqua.
Solo a fronte di date certe per la ripartenza del mercato si potrebbe ipotizzare un road map del turismo. Ma siamo ancora fermi ai primi pensieri. Per l’estate tutto è ancora avvolto dal mistero.