- 31/05/2022 17:04
Italia fuori dal tunnel, tutte le cifre del Wttc
Il condizionale è ancora d’obbligo, viste le emergenze continue che si presentano a complicare il quadro socio-economico del Paese, ma il settore dei viaggi e del turismo potrebbe essere fondamentale nella ripresa dell’Italia già a partire dal prossimo anno.
Il pronostico è quello del Wttc, che nell’ultimo forecast dell’Economic Impact Report (Eir) quantifica in 194 miliardi di euro il contributo del settore dei viaggi al Pil italiano nel 2023 - appena lo 0,3% in meno rispetto al 2019 -, con un tasso di occupazione nel comparto che potrebbe raggiungere i livelli pre-pandemia già a inizio anno.
"L’emergenza è finita"
“La lunga emergenza sanitaria - spiega Julia Simpson, presidente e ceo del Wttc - ha avuto un impatto catastrofico sul settore dei viaggi e del turismo in Italia, cancellando miliardi dall'economia mentre le imprese crollavano e migliaia di persone perdevano il lavoro. Dopo due anni molto difficili, però, le prospettive ora sono assai più rosee. Le nostre proiezioni indicano, da parte del travel, un impulso decisivo non solo all'economia complessiva dell'Italia, ma alla creazione di nuovi posti di lavoro".
La serie storica
Se il dato di 194 miliardi da solo è poco significativo, anche se rilevante, acquisisce più valore se raffrontato a quello relativo agli anni scorsi. Prima della pandemia, quando i viaggi e il turismo erano al culmine, il contributo totale al Pil da parte dell’industria dei viaggi era del 10,6% (pari a 194,8 miliardi di euro) nel 2019, scendendo ad appena il 6,1% (102,6 miliardi di euro) nel 2020, con una dolorosa perdita del 47,3%. Il settore ha anche sostenuto quasi 2,9 milioni di posti di lavoro, prima che l'interruzione quasi totale dei viaggi internazionali comportasse una perdita di oltre 400mila posti (15,4%), per raggiungere poco più di 2,4 milioni nel 2020. L'ultimo rapporto Eir del Wttc rivela anche che il 2021 ha visto l'inizio della ripresa per il settore dei viaggi e del turismo del Paese. L'anno scorso, infatti, il suo contributo al Pil è salito di un positivo 58,5% anno su anno per raggiungere i 162,6 miliardi di euro, mentre l'occupazione nel settore è aumentata del 9,4%, arrivando a oltre 2,6 milioni.
Arrivando a quest’anno il Wttc prevede che il contributo del settore al Pil cresca dell'8,7% a oltre 176 miliardi di euro, pari al 9,6% del Pil economico totale, mentre l'occupazione nel settore è destinata a salire del 2%, per raggiungere quasi 2,7 milioni di posti di lavoro.
Oltre mezzo milione di posti in dieci anni
Ma il forecast del Wttc va anche oltre, prefigurando gli scenari futuri. La stima è che il settore possa arrivare a creare, nel nostro Paese, più di mezzo milione di posti di lavoro nei prossimi 10 anni, con una media di oltre 53mila nuovi impieghi ogni anno.