- 24/07/2023 16:55
Europa a caro costo, ma i viaggi crescono a doppia cifra: l’analisi Allianz Trade
L’alto tasso di inflazione non scoraggia i viaggiatori, che continuano a scegliere l’Europa come la meta della loro estate. Questo quanto emerge dall’analisi di Allianz Trade, che riporta come il 41% dei viaggiatori (rispetto al 33% dello scorso anno) spenderà quest’anno più di 1.500 euro per la vacanza estiva.
A livello europeo, in base all’analisi risulta che la tariffa giornaliera per una camera d'albergo in media è balzata a 212 euro nel primo trimestre dell’anno, rispetto ai 156 euro del 2022 e ai 129 del 2021. Nonostante questo, però, il tasso medio di occupazione negli alberghi continua ad aumentare (dal 48% del 2021 al 62% di oggi, mentre nel pre-pandemia era del 71%).
Previsti 515 milioni di arrivi
Si prevede che i viaggi all'interno dell'Europa cresceranno del 20% quest’anno, per circa 515 milioni di arrivi; una cifra che rappresenta l’89% del 2019, mentre per il 2024 si prevede un’ulteriore accelerazione di 14 punti.
Confrontando i dati di questa estate con quella del 2019, scopriamo che il parametro che si riferisce ai ricavi per passeggero-chilometro (rpk), all’interno dell’Europa ha raggiunto il 92% nel primo trimestre dell’anno, mentre i volumi di vendita dei biglietti aerei da maggio a settembre hanno già toccato il 91% dell’ultimo anno pre-Covid.
Una componente fondamentale per l'Italia
Il turismo rappresenta la quota maggiore del valore aggiunto lordo totale in Croazia con l’11,3%, in Portogallo con l’8,1%, ma anche in Grecia (7,7%), in Spagna (6,9%) e in Italia con il 6,2%.
“In Italia - afferma Maddalena Martini (nella foto), Senior Economist per l’Italia e la Grecia di Allianz - il turismo è una componente importante per la crescita del Paese, impiega direttamente più di due milioni di persone e contribuisce al 9% circa dell’occupazione nazionale. In particolare, la componente domestica del turismo rappresenta la parte dominante del settore, trend che ha visto un’ulteriore crescita dalla pandemia".
A suo parere, dunque, una solida domanda durante l’estate, che supporta la componente delle esportazioni di servizi, "potrà compensare l’indebolimento generale dei consumi colpiti dall’inflazione e dal rialzo dei tassi di interesse, portando il Pil dell’Italia a crescere intorno al 1% quest’anno”.