• 13/09/2023 12:01

Venezia approva il ticket d'ingresso a 5 euro, Brugnaro: "Dobbiamo proteggerla"

Per entrare a Venezia si dovranno pagare 5 euro. Il Consiglio Comunale ha infatti approvato il regolamento per l’istituzione e la disciplina del contributo d’accesso alla città e alle altre isole minori della Laguna.

Un provvedimento il cui evidente obiettivo è di disincentivare e il turismo ‘mordi e fuggi’ giornaliero in alcuni periodi e che vedrà una prima fase di sperimentazione per il 2024 di circa 30 giornate, soprattutto nei ponti primaverili e nei weekend estivi.

“Dobbiamo cercare di trovare qualche sistema per proteggere la città dal turismo di massa che in certi giorni dell’anno rende la città poco vivibile – ha spiegato il sindaco Brugnaro -. Faremo una prova con grande umiltà, cercheremo di non danneggiare nessuno, inizialmente saranno solo una ventina/trentina giorni, che potremmo definire a 'bollino nero'. È un invito ai turisti giornalieri di non venire in quelle giornate, ma qualora decidessero di farlo, di prenotarsi e, se non esenti, di pagare il contributo di accesso”.

Chi lo verserà e chi ne sarà esentato
A versare il contributo dovranno essere tutti i visitatori di età superiore ai 14 anni, mentre ne saranno esentati i lavoratori dipendenti o autonomi, anche pendolari, gli studenti e i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l’Imu nel Comune di Venezia. Sono esentati dal pagamento del contributo di accesso, tra gli altri, anche coloro che soggiornano in strutture ricettive situate all’interno del territorio comunale.

"Si tratta di un primo passo sperimentale, per questo manterremo un confronto costante con tutte le categorie economiche e sociali per monitorare assieme gli effetti a breve e medio termine - sottolinea l'assessore al Bilancio Michele Zuin -; un provvedimento previsto prima del Covid e che ora trova applicazione. Venezia resta accessibile, aperta, ma i visitatori, specie quelli giornalieri, sia nazionali che internazionali, devono condividere la necessità che serve una programmazione per gestire al meglio l’equilibrio tra residenzialità e turismo".

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