- 29/04/2025 08:01
I tour operator stranieri:“l’Italia batte il caro viaggi”
Stupore, certo. Magari per chi aveva già viaggiato in Italia. Ma nessuna paura, almeno per ora. Le voci dei tour operator stranieri sono concordi: il fascino della Penisola è più forte dell’inflazione. Un trend che conferma la forza del brand del Belpaese, che continua a essere in cima ai desideri dei viaggiatori di tutto il mondo. Anche se non mancano sicuramente i ‘punti deboli’ che rischiano di compromettere l’esperienza di viaggio. Questo quanto emerge dall’inchiesta pubblicata su TTG Italy, il nuovo numero del magazine appena pubblicato, sfogliabile anche online.
“L’Italia è sempre stata una meta di interesse per i brasiliani - afferma dal Brasile Cristina Porta, independent consultant di Escape Travel Advisor -. Un motivo importante è rappresentato dal fatto che il Brasile ha la più grande popolazione italiana al di fuori dell’Italia. Pertanto, i numeri e la domanda sono ancora elevati”.
“Noi di Civitatis continuiamo a riscontrare un forte e crescente interesse per l’Italia come destinazione turistica - si allinea dalla Spagna Óscar Fernández, head of communications di Civitatis -. L’Italia è sempre stata una delle mete preferite dai viaggiatori internazionali e, nonostante le sfide globali, la domanda rimane elevata”. Da diverse parti del mondo, dunque, arrivano rassicurazioni: la domanda resta salda.
Gli effetti sulle prenotazioni
Discorso leggermente diverso se si guarda agli Stati Uniti, dove Huseyin Ozyurtcu, owner/chairman di Picasso Travel, precisa: “Il traffico aereo verso l’Italia non sta crescendo molto. È naturale che il mercato si fermi dopo gli ottimi anni del 2023 e 2024”. Per il manager statunitense, tuttavia, erano stati i numeri degli scorsi anni a essere eccezionali, tanto che precisa: “A mio parere, le cose stanno diventando più realistiche”.
A far emergere le differenze tra target è l’opinione di Giada Zhang, founder della cinese Voglia d’Italia Tour: “I viaggiatori cinesi mantengono un interesse a lungo termine per l’Italia, ma le attuali condizioni economiche hanno causato un ‘consumo a scaglioni’: le famiglie della classe media stanno rimandando i viaggi, mentre la domanda del segmento altospendente rimane stabile”.
I prezzi aumentati un po’ ovunque, dunque, non sembrano frenare la voglia di viaggiare, anche se inevitabilmente stanno avendo ripercussioni sulle abitudini di acquisto. L’avvicinarsi dell’estate darà un quadro più completo, soprattutto per il mercato americano che sta mostrando qualche tentennamento più rispetto al passato. Ma quello che sembra rimanere intatto è il richiamo di una delle destinazioni più desiderate del mondo.
Leggi l’articolo completo sulla digital edition di TTG Magazine a questo link.