- 07/04/2025 10:53
Tassa soggiorno,è record di incassiDati e previsioni
Il 2025 si prospetta un nuovo anno record per gli incassi da tassa di soggiorno. Nel 2024, come riporta il Sole 24Ore, il gettito da questa fonte di entrata è stato di poco superiore al miliardo e quest’anno si arriverà a 1,2 miliardi di euro.
Nel 2024 la crescita del gettito è stata del 29% e le previsioni per il 2025 parlano di un +15,8%. I numeri diffusi da Jfc nell’Osservatorio nazionale sulla tassa di soggiorno fanno la radiografia di un settore in salute.
L’aumento del gettito si spiega con il costante aumento delle amministrazioni locali che adottano la tassa. Nel 2022 erano mille 250 diventate mille 314 nel 2024 e quest’anno si dovrebbe arrivare a quasi mille 400 comuni.
Contemporaneamente molte amministrazioni hanno aumentato le tariffe 2025 grazie alla legge 213 del 30 dicembre 2023 che lascia in occasione del Giubileo peri capoluoghi di provincia la facoltà di incrementare l’ammontare dell’imposta a carico dei turisti che alloggiano nelle strutture ricettive sul proprio territorio.
Sul fronte delle tasse più importanti, nel 2024, primo posto c’e il Lazio con quasi 301 milioni di euro (+59% sul 2023) .Seguono la Toscana con 121,8 milioni (+13%), la Lombardia (115 milioni e +22,6%) e il Veneto (105 milioni + 9%). La classifica delle citta d arte vede invece sul gradino più alto Roma con 292 milioni (+61,2%) che precede Firenze dove gli incassi superano i 76,5 milioni e Milano con circa 76,5 milioni (+10%).
Tra le destinazioni marittime tra tutte spicca Rimini con circa 14 milioni (+30%). Al secondo posto Sorrento con un gettito di 9,2 milioni (+31,6%) e Jesolo stabile con 557 milioni. Tra le centinaia di località considerate anche Como con circa 4,1 milioni (+88%), Abano Terme con oltre 3,7 milioni (+22%) e per la montagna Castelrotto con 5,1 milioni (+43,5%).
Per quanto riguarda l’impiego concreto di questa tassa di scopo, i rappresentanti degli albergatori lamentano inefficienze. “Pur essendo
una tassa di scopo destinata a supportare il turismo, la stessa viene destinata per scopi turistici da parte dei comuni solo per una minima parte, inferiore al 20% del totale incassato – commenta al Sole 24Ore Antonio Zacchera, vice presidente esecutivo di Confindustria Alberghi -. Auspichiamo l’adozione di un regolamento unitario su scala nazionale, evitando la babele di valori che ogni comune attualmente applica, e che la stessa venga destinata agli scopi previsti dalla normativa che l ha istituita. Infatti secondo i dati Jfc attualmente serve solo a sanare i capitoli dei bilanci dei comuni che non trovano diversa copertura”.
Anche Marco Gottardo, direttore generale Federalberghi Veneto, interviene sul tema: “Il gettito dell‘imposta nel Veneto superai 100 milioni; queste risorse dovrebbero essere largamente impiegate per lo sviluppo del turismo invece che annegare nella finanza generale delle amministrazioni comunali come spesso accade. Auspichiamo un confronto fattivo tra pubblico e privato e in una governance turistica solida che possa offrire opportunità di crescita imprenditoriale e sociale duratura nel tempo”.