- 07/07/2023 10:11
Il Cdm approva il Decreto flussi: le misure per il turismo
Oltre 450mila ingressi in tre anni. Questo quanto prevede il Dpcm recante la 'Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025', approvato ieri in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri.
Il provvedimento, precisa una nota di Palazzo Chigi, prevede complessivamente 452.000 ingressi, rispetto a un fabbisogno rilevato di 833.000 unità, così ripartiti: 136.000 nel 2023; 151.000 nel 2024 e 165.000 nel 2025.
Le misure per il turismo
Relativamente alle quote destinate al turismo, il Governo riserva "specifiche quote per i lavoratori provenienti da Paesi di origine o di transito che sottoscrivono accordi per facilitare la migrazione regolare e contrastare quella irregolare e le cui istanze di nulla osta all’ingresso in Italia per lavoro stagionale, anche pluriennale, siano presentate dalle organizzazioni di lavoro indicate nel decreto e maggiormente rappresentative a livello nazionale. Tali organizzazioni assumono l’impegno a sovraintendere alla conclusione del procedimento di assunzione dei lavoratori fino alla effettiva sottoscrizione dei contratti di lavoro, comprese le comunicazioni obbligatorie".
Sono confermati - si legge ancora nel comunicato - per il lavoro autonomo e subordinato non stagionale i settori dell'autotrasporto merci per conto terzi, dell'edilizia, turistico-alberghiero, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell'alimentare, della cantieristica navale; per il lavoro subordinato stagionale i settori agricolo e turistico-alberghiero.
Decreto flussi integrativo
Il Cdm ha inoltre approvato un decreto flussi integrativo al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 dicembre 2022, relativo alla programmazione transitoria dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per l’anno 2022, poiché le domande d’ingresso per lavoro sono risultate in eccesso rispetto alle quote autorizzate.
Il decreto integrativo preve una quota aggiuntiva pari a 40.000 unità, interamente destinata agli ingressi per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, a valere sulle domande già presentate nel click-day del marzo scorso.