- 30/05/2019 17:36
Thailandia in frenata: i nodi al pettine e i progetti dell’ente insieme alle adv
I tempi delle crescite a doppia cifra sono lontani e la Thailandia deve quest’anno fare i conti con diversi fattori che compromettono il flusso dei viaggiatori italiani. Il marketing manager dell’ente nazionale del turismo thailandese, Sandro Botticelli (nella foto), non nasconde come, “Dopo dieci anni di crescita ininterrotta sul fronte degli arrivi dall’Italia, quest’anno ci si dovrà accontentare di un incremento previsto intorno al 3 per cento”.
Caro bhat e meno voli
Intanto, da gennaio a maggio l’aumento si è assestato sul 2 per cento e a soffrire sono stati soprattutto i viaggi tramite tour operator, “Quella fetta cioè di flussi economicamente più remunerativi perché scelgono itinerari più lunghi affidandosi all’esperienza dei t.o”. Diversi i fattori che frenano il decollo di una destinazione che per anni ha rappresentato il miraggio per una gran fetta dei nostri connazionali, e che anche adesso, come precisa Botticelli, resta per gli italiani la “Seconda destinazione a lungo raggio dopo gli Stati Uniti”. Italiani che nel 2018 hanno totalizzato quota 280mila 500, avvicinandosi a quel traguardo di 300mila unità atteso da tempo. “Dovremo aspettare ancora un po’, perché per quest’anno la stima è intorno ai 290mila”.
Le ragioni delle difficoltà vanno ricercate sia nel caro baht, che rende la destinazione meno competitiva in termini di prezzi rispetto al passato, sia nella diminuzione dei voli e nel conseguentemente rincaro dei prezzi.
Le iniziative in programma
Ma Botticelli e colleghi non perdono l’entusiasmo. “In ottobre – spiega il manager – organizzeremo un nuovo mega fam trip al quale inviteremo oltre 120 fra adv, influencer e giornalisti. Inoltre, cominceremo un’azione di promozione diretta sulle agenzie, battendo a tappeto il territorio per incontri one to one durante i quali presenteremo tutte le peculiarità che rendono la Thailandia un Paese facilmente vendibile in adv. Vogliamo entrare nei punti vendita per formare direttamente gli agenti. In questa prima fase del progetto prevediamo di incontrare circa 250 agenzie, arrivando nel giro di quattro-cinque anni ad avere una banca dati di 1000-1500 adv”.
Infine, spazio a Taste of Thailand, la rivista edita due volte all’anno per raccontare “La Thailandia come non l’avete mai vista”.