- 29/08/2021 19:37
Mar Rosso, Italia fermaMa il mondo si muove
Il “tormentone Egitto” non conosce tregua. Dopo le accorate richieste di apertura di corridoi che potessero salvaguardare una delle destinazioni insostituibile sugli scaffali delle agenzie, il tempo è davvero scaduto. E sembra sia tramontata anche l’ultima flebile speranza che le regole imposte ai viaggi extraeuropei potessero cambiare con la nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza.
Le possibili soluzioni
Gli appelli a una parziale riapertura dei confini extraeuropei si sono moltiplicati. Solo qualche settimana fa il ministro del Turismo Massimo Garavaglia era tornato sul tema, caldeggiando l’apertura di corridoi sicuri verso destinazioni come il Rosso, sulla scia di quanto fatto già da Paesi quali la Spagna e la Germania. “Da quanto mi risulta – spiegava il ministro – ci sono più di dieci voli settimanali da Milano Malpensa a Sharm El Sheikh operati da vettori stranieri che consentono ai nostri connazionali di recarsi in Egitto senza alcun controllo”.
Un’alternativa al divieto potrebbe per il ministro essere quella di “far ricorso al ‘warning’, come peraltro già proposto dalle più importanti associazioni di categoria, in linea con quanto adottato dagli altri Paesi Ue”.
Intervento necessario
Una nuova presa di posizione appare così nevralgica, specie in un momento che vede intensificarsi l’operatività di molti vettori e la forte ripresa di mercati stranieri diretti in Egitto.
È notizia recente quella del boom del mercato russo, che dalla ripresa dei collegamenti aerei diretti, ripristinati dopo sei anni, sta sfiorando numeri imprevisti.
L’esplosione del mercato russo
Come riportato da Italia Oggi infatti, i voli dalla Russia hanno il 100% dei posti occupati e le camere d'albergo sono tutte prenotate fino a settembre, anche se i pacchetti vacanza costano in media il 30% in più rispetto al 2015 quando, dopo lo schianto di un aereo russo all'aeroporto di Sharm El Sheikh, il traffico aereo tra Russia ed Egitto era stato sospeso. Dopo la ripresa dal 9 agosto dei collegamenti da Mosca al Mar Rosso, il piano voli verrà ulteriormente ampliato per soddisfare la domanda. Un fattore che, spiegano dall'Associazione dei tour operator della Russia, dovrebbe inoltre consentire ai prezzi di scendere. Dallo scorso 27 agosto possono partire fino a 60 voli settimanali da Mosca a Hurghada e Sharm El Sheikh; inoltre, da 46 aeroporti regionali è consentito operare quattro voli , per un totale di circa 200 voli in più.
Sempre più voli
Anche le compagnie aeree non sono state a guardare e sono numerose quelle che stanno riempiendo i voli per il mar Rosso, da Albastar a Wizz Air o Air Arabia Egypt. L’ultima notizia in ordine di tempo riguarda Brussels Airlines, che dal 31 ottobre tornerà a volare tre volte alla settimana a Hurghada, destinazione che ben si presta a coprire anche le stagioni di spalla.
I rischi
Tutti segnali che anche in Italia bisogna fare presto. Il rischio è che, quando finalmente saremo pronti a ripartire, le occasioni migliori in termini di prodotto, di slot e di contrattazione, siano già state sfruttate da competitor internazionali che si sono mossi in grande anticipo rispetto a noi. Ma questa è un’altra storia.