- 19/01/2023 10:34
Wttc: Parigi città più potente al mondo, ma Pechino lo sarà tra dieci anni
È salda sul gradino più alto del podio, ma entro il 2032 dovrà cedere lo scettro a Pechino. Stiamo parlando di Parigi, che una nuova ricerca del Wttc ha classificato come la città più potente al mondo in un report sponsorizzato da Visa ed effettuato in collaborazione con Oxford Economics. Tra gli indicatori chiave per stilare la classifica il contributo del comparto dei viaggi e turismo al Pil, l’occupazione e la spesa dei viaggiatori.
Terzo posto tra dieci anni
Parigi conquista il primo posto con un settore di viaggi e turismo del valore di quasi 36 miliardi di dollari nel 2022, in termini di contributo diretto al Pil della città. Nei prossimi 10 anni il Wttc prevede che la capitale francese scenderà al terzo posto, anche se il suo valore salirà a oltre 49 miliardi di dollari. Sul secondo gradino del podio ora c’è Pechino, il cui valore del settore è di quasi 33 miliardi di dollari. La città, però, entro i prossimi dieci anni scavalcherà Parigi raggiungendo l'incredibile cifra di 77 miliardi di dollari.
In crescita anche il contributo del turismo al Pil di Orlando, che nel 2022 è stato valutato in 31 miliardi ma che, nel decennio, salirà a 45 miliardi facendone la quarta città più forte al mondo. Destinato a raddoppiare anche il valore di Shanghai, che lo scorso anno era di 30 miliardi ed, entro il 2032, raggiungerà i 71 miliardi, diventando la seconda città più potente al mondo. Las Vegas è l’unica che manterrà la sua postazione come quinta al mondo nella classifica.
Destinazioni emergenti
”Città come Parigi, Londra e New York - commenta Julia Simpson, presidente e ceo del Wttc - rimarranno potenze globali, ma nei prossimi anni Pechino, Shanghai e Macao saliranno di livello nella lista delle principali destinazioni. Vedremo inoltre nuove città emergenti sfidare le mete tradizionali". Tra quelle al di fuori della top 10 che mostrano una crescita promettente la capitale polacca di Varsavia, che ha visto un aumento del 14,4% del suo contributo al Pil nel 2022 rispetto al 2019.