- 07/04/2025 10:33
Marocco, obiettivo“Quadruplicarei turisti italiani”
“Vogliamo raddoppiare, triplicare, quadruplicare il numero di turisti italiani in Marocco”. Achraf Fayda, ceo del Moroccan National Tourism Office, è chiaro nel tracciare il futuro della crescita turistica marocchina, intervenendo durante l’evento ‘Connection’ di Welcome Travel Group a Casablanca.
“Oggi riceviamo meno di mezzo milione di visitatori autenticamente italiani, considerando che metà dei nostri ospiti dall’Italia sono marocchini residenti lì. È troppo poco, possiamo fare molto di più”.
Fayda fornisce dati concreti: nel 2023 il Marocco ha accolto complessivamente 17,4 milioni di turisti, diventando così la prima destinazione turistica africana. Un risultato storico, ma che per lui rappresenta solo”un punto di partenza”. Il confronto è eloquente: “L’Italia, con circa 60 milioni di abitanti, accoglie altrettanti turisti all’anno, un turista per abitante; la Spagna ne riceve due per abitante, il Portogallo tre. Noi siamo appena a mezzo turista per abitante, dunque abbiamo un enorme potenziale di crescita”.
Per intercettare questo potenziale, il Marocco ha messo in campo investimenti senza precedenti: “Solo dal 2023 al 2026, il governo ha previsto oltre 800 milioni di euro per il rilancio post-pandemia e per sostenere una nuova fase di crescita. In vista della Coppa del Mondo di calcio 2030, l’impegno pubblico salirà ulteriormente, arrivando a superare il miliardo di euro nel prossimo decennio”.
Il piano coinvolge sei città (Casablanca, Rabat, Fès, Tangeri, Marrakech e Agadir), ciascuna destinataria di mezzo miliardo di euro per diventare “destinazioni turistiche di classe mondiale”. Fayda rimarca l’importanza del turismo per l’economia marocchina, che vale l’8% del Pil con un impatto indiretto almeno doppio. “Abbiamo mare, cultura, sport e deserto: tutte esperienze che gli italiani cercano. Ora vogliamo accelerare, passare da una crescita organica ad una strategia mirata con l’aiuto di partner professionali italiani. La nostra ambizione? Vedere presto molti più italiani esplorare la ricchezza del Marocco”.