- 18/03/2025 19:30
Spagna, sta per tornare l’incubo degli attivisti anti-turismo
Si preannuncia un’altra estate calda per la Spagna, con gli attivisti anti-turismo che hanno promesso di scatenare il caos in tutto il Paese, bloccando l’accessibilità ad alcune località turistiche e mettendo in atto anche gesti violenti. L’ultimo caso si è verificato nei giorni scorsi a Tenerife, dove i manifestanti avrebbero addirittura incendiato una flotta di auto a noleggio.
Il movimento anti-turismo, però, sta guadagnando slancio in tutta l’Europa meridionale: una decina di gruppi di attivisti provenienti da località turistiche di Spagna, Portogallo, Italia e Francia si riuniranno a Barcellona in aprile per pianificare le prossime mosse.
Come spiega fanpage.it l’Assemblea di quartiere per la decrescita turistica, che si è costituita a Barcellona, è uno dei principali attori della spinta anti-turistica e ha dichiarato di voler “rafforzare la rete con altri attivisti dell’Europa meridionale contro i turisti”. Parlando con la LBC, emittente britannica, uno dei portavoce dell’Assemblea ha dichiarato: “Le cose sulle isole stanno peggiorando a causa del gran numero di turisti e di nuovi residenti, che ci lasciano senza case e compromettono gravemente il nostro ambiente naturale”.
Le manifestazioni anti-turismo potrebbero, dunque, dilagare presto in altre nazioni europee, se le amministrazioni locali non prenderanno provvedimenti per bilanciare le necessità economiche delle città che accolgono molti visitatori ogni anno, con quelle dei cittadini che in quelle stesse città ci abitano.
“Quello che vediamo - ha detto a The Guardian Peter DeBrine, senior project officer dell’Unesco per il turismo sostenibile - è che stiamo superando una soglia di tolleranza in molte destinazioni. Stiamo cercando di riequilibrare la situazione. Ora è totalmente sbilanciata”.