- 03/05/2023 10:11
Il podcast Valtur sul Cristallo di Cervinia, promuovere un resort in tempi social
È andata bene, la prima stagione di Valtur con il Cristallo Ski Resort & Spa di Cervinia: premiata da una cospicua presenza straniera e sostenuta da un bouquet di servizi (la spa, ad esempio) unici nella valle del Cervino.
Per la promozione del suo primo resort montano, Nicolaus Valtur ha scelto un canale innovativo, mai sperimentato prima in Italia: il podcast “Valtur presenta: Cervinia”, realizzato dall’agenzia Hypercast, voce narrante e protagonista Gloria Aura Bortolini. La giovane giornalista (con importanti trascorsi in RAI) ha raccontato la sua esperienza con 30 audio di durata variabile (da 1 a 23 minuti ciascuno), declinati in tre rubriche: “Voci di Cervinia”, “DNA Valtur” (dedicata al team coinvolto nell’esecuzione del progetto) e “Cristallo Ski Resort”, un vero e proprio diario di viaggio.
Ci sono tre motivi per i quali l’operazione merita di essere ricordata:
1. Il podcast è un mezzo ideale per condividere storie, informazioni e conoscenze: la voce umana è calda e coinvolgente, l’assenza di immagini aiuta la concentrazione, cuffie e auricolari di nuova generazione permettono un ascolto ideale, la connessione senza limiti di tempo e di spazio rende l’esperienza adattabile alle esigenze dell’ascoltatore. ll successo della radio - di cui il podcast è la versione 2.0 - lo testimonia da più di un secolo. Questa stessa testata nel 2020 ha lanciato Gente di Viaggi, podcast che propone ai lettori di TTG Italia approfondimenti, interviste e commenti.
2. La voce narrante dev’essere professionale e coinvolgente; il montaggio dinamico e moderno: Gloria Aura Bortolini ha portato al sua esperienza di giornalista televisiva. “Per comprendere come realizzare un buon podcast azzardo un paragone televisivo” riflette Gloria Aura “Quando nel 1998 RAI 3 lanciò ‘Alle falde del Kilimangiaro” con Licia Colò i documentari di viaggio erano caratterizzati da immagini lente, patinate, tipo album di belle fotografie. Quando sono arrivata io, nel 2012, era cambiato tutto, grazie alla tecnologia e al digitale. Oggi si lavora con i droni, che permettono riprese prima impossibili, il montaggio è ritmato, assistiamo a un vero e proprio bombardamento di immagini. Stesso ritmo narrativo, vivo e incalzante, va applicato anche nei podcast: a differenza della televisione, però, qui l’immaginazione è accesa dai suoni e dalla voce narrante. Il podcast, come un buon libro, ti tiene compagnia, lasciando a te il compito di immaginare ciò che non vedi”.
3. Il catalogo per le agenzie di viaggi; il podcast (e i social) per il cliente finale: sempre difficile separare nettamente i canali di vendita di un resort turistico, ma - semplificando al massimo - per il b2b il catalogo, il sito, le site inspection restano imprescindibili; per il b2b l’impegno sui social è prioritario e il podcast completa il presidio di FB, Twitter e ovviamente Instagram e TikTok. “Nel podcast racconto la mia esperienza al Cristallo, a Cervinia, in montagna” spiega Gloria Aura “Mi metto nei panni del mio ascoltatore ideale: cosa farebbe, se fosse qui al posto mio? Vorrebbe andare a sciare, provare la motoslitta, rilassarsi nella spa, assaggiare le specialità gastronomiche del luogo, conoscere lo staff e la gente locale, fare tardi bevendo e ballando... Ecco, io faccio tutto questo, e poi lo racconto”. Conclusione: podcast e agenzie di viaggi possono andare d’accordo. Non era scontato.