• 19/03/2025 09:23

Come un’azienda familiare sopravvive al passaggio generazionale, seconda parte

Il pezzo dedicato alle aziende familiari che sopravvivono al passaggio generazionale è piaciuto, credo per due motivi: perché rende merito al quel 30% di imprese che passa con successo dal fondatore ai figli e perché i pochi che ci riescono sono orgogliosi... di esserci riusciti. E ne hanno ben donde, visto che il 70% dei colleghi imprenditori hanno venduto il marchio o cessato del tutto l’attività.

Come “entomologo” del settore, già dieci anni fa scrivevo dei tour operator saltati per aria e l’elenco fa impressione ancora oggi: Eurotravel, Teorema Tour, Todomondo e Viaggi del Ventaglio. Agamare, Suntur, Maxitraveland, Cobaltour e Rallo Travel. Diffusione Viaggi, Morabeza, Libarna T.O. e Sprintours. Viloratour, Polycastrum Viaggi, Vacanze Smeralde, Welltour e Travelplan. My Africa, Un Altro Sole, Albatour e Seven Worlds. Se n’è andato un pezzo di storia del tour operating italiano, in un arco temporale che va dagli anni ’70 alla crisi post Lehman Brothers del 2011/2012. Altri se ne sono aggiunti nell’ultimo decennio: Swan Tour e Press Tours, Orovacanze e Viaggi del Delfino, Best Tours e Phone & Go. Hanno lasciato anche due colossi svizzeri, Hotelplan e Kuoni.

Onore al merito, a maggior ragione, ai t.o. che hanno scavallato il passaggio generazionale e che, letta la mia tabella hanno giustamente reclamato: “Ci sono anch’io!”. Eccoli qui: Dimensione Turismo di Treviso, fondato da Mario Di Nicolantonio; Giver Viaggi di Genova, fondato da Alessandro Feliziani e con Lorenzo Feliziani oggi alla presidenza; UTAC Viaggi di Napoli, creatura di Antonio Carito; Reimatours di Roma, della famiglia Cesaretti; CAP Viaggi di Prato, dalla insolita forma societaria della cooperativa, coi figli dei soci fondatori (1949) ancora in azienda. Per tutti, standing ovation. E l’auspicio di arrivare ai 100 anni di Carrani Tours.

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