• 21/12/2017 08:39

Dagli umanoidi agli assistenti virtuali: guida galattica ai viaggiatori del 2030

Troveremo robot umanoidi ad accoglierci in hotel, chiederemo agli assistenti virtuali di prenotarci un volo o consigliarci un ristorante e ovviamente potremo valutare se un destinazione fa per noi o meno prima di andarci, semplicemente usando la realtà virtuale. Piaccia o meno, questo è uno scenario plausibile del turismo nel 2030.

A tratteggiare il futuro prossimo del comparto, indicando agli imprenditori quali sono i settori sui quali conviene investire, è stato il convegno 'Turismo 2030', organizzato a Milano dalla commissione Turismo del Movimento 5 Stelle.

La scelta delle destinazioni
"Sempre più per gli utenti conta condividere l'esperienza sui social - spiega Pietro Ferraris (nella foto), presidente dell'associazione Startup Turismo -: la natura stessa della destinazione sarà sempre più definita non da chi la gestisce, ma dal basso".

Il futuro, insomma, è di chi saprà usare i big data e convogliarli nell'intelligenza artificiale: "Negli Usa molte aziende stanno già investendo milioni per creare assistenti in grado di consigliarci cosa fare a destinazione in base ai nostri gusti", aggiunge Ferraris.

Dai boarding pass ai dati real time
Fondamentale è avere dati sugli utenti, meglio se in tempo reale. Un'idea oggi cavalcata da Sojern, società inglese nata dieci anni fa come concessionaria pubblicitaria sulle carte d'imbarco e oggi specializzata in campagne marketing basate su dati real time.

"I consumatori oggi sono mobile oriented e imprevedibili - commenta Luca Romozzi, senior director tourism di Sojern -: la ricerca dell'ispirazione si fa sullo smartphone, quindi è lì che bisogna andare a pescarli".

Realtà virtuale
In un futuro dove l'emozione sarà sempre più la chiave di volta per attirare i consumatori, la realtà virtuale sarà un driver potente. E in casa Expedia l'hanno capito bene: "Stiamo già iniziando ad avere utilizzi di massa di questa tecnologia ? sottolinea Giovanni Moretto, director marketing manager per il Nord Italia di Expedia -. Apre opportunità enormi ma senza un prodotto valido può anche essere controproducente".

Oriana Davini

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