- 02/01/2017 17:44
Guida per sopravvivereai viaggi che cambiano
Nessuna sfera di cristallo. Nessun 'oroscopo' esoterico (ce ne sono fin troppi, in questo periodo). Solo un’analisi su come sta cambiando l’industria dei viaggi e delle vacanze.
Il turismo, come molti altri settori, ormai corre veloce. Le evoluzioni, i trend e le mode di oggi non sono quelle di dodici mesi fa, anche perché gli ultimi mesi hanno aperto scenari impensabili fino a poco tempo fa. Per sopravvivere in un comparto in veloce evoluzione, dunque, può essere utile elencare i principali trend del turismo per il 2017.
1 - I canali online vendono pacchetti
Airbnb Trips, Ryanair Holidays, TripAdvisor: bastano questi tre nomi (ma l’elenco potrebbe continuare) per far capire quanto la vendita di pacchetti e di servizi multipli interessi i giganti del web. Addio specializzazione, l’obiettivo per chi lavora online ormai è quello di non far scappare il cliente verso altri portali. A costo di offrirli più tipologie di prodotti possibili sulla propria piattaforma. Un pericolo per le agenzie? Non è detto.
2 - Low cost e major sempre più simili
L’ultima barriera è caduta. L’unico elemento a differenziare nettamente le compagnie aeree classiche dalle low cost era il lungo raggio, fino ad oggi sogno proibito per chi aveva abbracciato il business model a basso costo. Ora, anche le compagnie low fare si preparano ad attraversare l’Oceano. E le major, intanto, scoprono i vantaggi che le ancillary revenue possono portare alle loro casse. Insomma, tra le major e le low cost stanno cadendo le barriere.
3 - Agenzie di viaggi senza bancone
Non sono sicuramente la maggioranza, ma sono sempre di più. Molti dettaglianti stanno studiando nuove formule per organizzare gli spazi dedicati alla vendita dei viaggi, anche andando al di là del classico negozio su strada con bancone, sedie e computer. E i risultati non tardano ad arrivare. Per un breve riepilogo, basta consultare la sezione del sito dedicata agli agenti segreti di TTG.
4 - Mediterraneo, non c’è posto per tutti
La mappa del turismo si è notevolmente ridotta, questo è sotto gli occhi di tutti. Un altro fenomeno conosciuto è la tendenza degli italiani a prenotare decisamente più a ridosso della partenza rispetto ad altri mercati europei. Risultato: bacini di utenza più previdenti si stanno già muovendo per accaparrarsi i posti. Resterà spazio per gli italiani?
5 - Ai tour operator piace l’albergatoria
Valtur e Nicolaus, giusto per fare due nomi: i tour operator sembrano riscoprire il fascino degli alberghi. Il mondo delle strutture e del ricettivo, legato ovviamente a doppio filo a quello della costruzione di pacchetti, piace agli operatori. E l’arrivo di Elena David (manager di formazione alberghiera) in Valtur, qualcosa vuol dire di sicuro.