- 14/09/2017 17:05
Il principio di EdenSe la vendita diretta porta i clienti in agenzia di viaggi
“Nonostante quello che molti vogliono far credere parlando del turismo online, comprare una vacanza non è come comprare una merendina. Dietro ci deve essere una macchina organizzativa professionale, perché, come dice il nostro claim, ‘La vacanza è una cosa seria’”.
Parte da questo punto di vista Angelo Cartelli (nella foto), direttore commerciale di Eden Travel Group, per raccontare e spiegare dove vuole andare la macchina del gruppo. Nella sede milanese di corso Italia, la stampa è stata chiamata a raccolta per illustrare le novità legate alla piattaforma del booking dedicato alle agenzie, che presto diventerà un contenitore con tutti i brand (gli ultimi a entrare saranno Hotelplan ed Eden Made, entro novembre) e con tutti i prodotti dell’universo Eden, da combinare secondo le esigenze dei clienti.
A ognuno il suo mestiere
“Noi crediamo nella distribuzione e nel tour operating e crediamo nella necessità che ognuno faccia la meglio il suo mestiere – incalza Cartelli – e mettere in campo quello che oggi chiamiamo Eden World rappresenta il culmine di questa nostra filosofia: mettere a disposizione tutto il nostro lavoro di tour operator e fare la differenza rispetto al fai da te. Mettendo inoltre al centro l’intermediazione”.
I nuovi obiettivi
Il direttore marketing, tuttavia, non nasconde il fatto che il mercato turistico è cambiato ed è necessario andare a catturare una fascia di mercato che non entra e magari non è mai entrato in adv e fargli conoscere la differenza. “Eden World sarà disponibile anche al consumatore finale – ha annunciato -, del resto abbiamo sempre tenuto aperto il b2c nel nostro sito. Ma anche in questo caso ci saranno due prerogative: parity rate e soprattutto finalizzazione della pratica con appoggio su un’agenzia di viaggi che il cliente potrà scegliere. Nel caso questo non avvenga, gliela assegniamo noi”.
In pratica il cliente, anche di fronte alla vendita diretta, avrà come riferimento un attore della distribuzione, sempre per il principio di ‘ognuno il suo mestiere’. E all’agente sarà comunque riconosciuta una fee pari al 3 per cento.