- 14/03/2019 17:26
I 5 timori delle agenzieper la prossima estate
La stagione estiva, per la maggior parte delle persone, è sinonimo di riposo e di vacanza. Per chi lavora nel turismo, però, la situazione è leggermente diversa: spesso l’idea dei mesi caldi porta con sé immagini di cancellazioni e spostamento dei voli, disservizi da gestire, last minute impossibili, richieste inesaudibili, budget risicati.
L’estate 2019, con ogni probabilità, non farà eccezione. E porterà con sé una discreta dose di grattacapi per le agenzie di viaggi.
1 - Chiusura di Linate
Linate chiuderà per lavori sulla pista a luglio e il traffico sarà spostato su Malpensa. Dunque, un carico di stress in più per l’aeroporto varesino, che tuttavia si è già mosso con considerevole anticipo per contenere i disagi. Qualche incertezza, tuttavia, sarà inevitabile.
2 - Stop ai B737 Max 8 (e 9)
Pochi giorni fa è scoppiata la grana dei B737 Max 8, messi al bando in diversi Paesi del mondo (Europa e Italia comprese). La corsa alla ricerca degli aeromobili sostitutivi è partita, ma alcune soluzioni non saranno indolori. Lo schedule dei voli, insomma, dovrà essere monitorato attentamente nelle prossime settimane
3 - La direttiva pacchetti
È entrata in vigore diversi mesi fa, è vero. Ma questa sarà la prima estate in cui tutti i pacchetti prenotati dovranno sottostare alle nuove regole chieste dall’Unione europea. Con un aggravio delle responsabilità per il soggetto che figura come organizzatore del viaggio. Il vero test delle nuove normative sta arrivando: non si escludono sorprese
4 - Adeguamento carburante
Il caro fuel è uno di quei temi in grado di scaldare gli animi delle agenzie. Anche perché, per la distribuzione, questo vuol dire una cosa sola: adeguamenti carburante. Ovvero, dover telefonare al cliente che ha già saldato il viaggio per chiedergli un versamento aggiuntivo. Molti operatori hanno messo in campo opzioni per difendere i clienti dagli adeguamenti: ma la fuel surcharge farà sicuramente parlare di sé.
5 - Il destino del Mare Italia
Le spiagge italiane, negli ultimi anni, hanno un po’ vissuto di rendita, sfruttando la debolezza del Nord Africa. Ora il Mar Rosso sta tornando e probabilmente le spiagge tricolori dovranno fare i conti anche con questo. Che l’Egitto riconquisti il suo spazio sulla mappa del turismo non può che essere una buona notizia per tutto il settore. Ma sicuramente ci sarà un riassetto nei prossimi mesi: e anche questa sarà una situazione da monitorare con attenzione.