- 27/05/2020 17:39
Agenti di viaggi in piazza Il turismo vuole risposte
Ora si sono presi la piazza. In maniera pacifica, ma facendo sentire la loro voce. Perché se alcuni settori stanno limitando le perdite con il ritorno dei clienti nei negozi, per la distribuzione turistica il discorso è completamente diverso. Le vacanze sono in forse per diversi motivi (in molti hanno esaurito le ferie durante il lockdown e la capacità di spesa è stata notevolmente ridotta dai mancati introiti) e la stessa possibilità di muoversi è gravemente compromessa dall’emergenza Covid.
Nonostante questo, sembra che le agenzie di viaggi siano le grandi dimenticate. Eppure sono sicuramente una delle categorie che più sta soffrendo in questi anni. Se molti settori hanno visto sfumare gli incassi di ben 2 mesi (un colpo non da poco per qualunque attività), per il turismo è a rischio il fatturato di un intero anno. E infatti gli annunci delle chiusure da parte dei dettaglianti si stanno moltiplicando.
La protesta in piazza
Così gli agenti di viaggi hanno deciso di scendere in piazza. Diverse le manifestazioni di ieri, da Firenze a Torino, che hanno voluto pacificamente portare all’attenzione delle istituzioni una situazione che non è esagerato definire drammatica.
Vicinanza alle agenzie di viaggi è stata espressa dal leader della Lega Matteo Salvini e dall’ex ministro del Turismo Gian Marco Centinaio. “Solidarietà alle agenzie di viaggio e agli operatori del turismo organizzato che oggi protestano in molte piazze italiane. Il Governo ha penalizzato il settore, non ha previsto risorse, non ha chiarito le regole per la ripartenza, non ha difeso gli interessi italiani penalizzati dall’Europa”. E aggiungono: “Il turismo italiano non merita un trattamento simile”.
Ora le speranze sono rivolte ai fondi (e prestiti) in arrivo dall’Europa. Qualche giorno fa il ministro Franceschini aveva promesso che con il Recovery Fund sarebbero arrivati anche i sostegni ad agenzie di viaggi e tour operator. Ora i fondi sono stati sbloccati.