- 04/06/2020 17:05
Intervista con il direttoreVeratour riapre i villaggi
"Da qualche giorno si respira un’aria di speranza, ma la verità la scopriremo questo autunno”. A parlare è Stefano Pompili (nella foto) direttore generale di Veratour che ha appena annunciato la riapertura di 20 dei 42 villaggi in portafoglio. Non sarà la solita estate e la geografia del mercato è destinata a cambiare in maniera radicale.
Pompili in queste ore ha spiegato alla distribuzione che a partire dall’11 luglio si alzerà il velo sui villaggi in Spagna (Baleari), Grecia e Tunisia. Poi prima di fine luglio dovrebbe arrivare anche l’Egitto.
Cosa è rimasto del sorriso e della fiducia di Veratour?
Deve essere per forza rimasto tanto. Sappiamo che non sarà facile e per questo sulle mete estere non ci sbilanciamo. Per il mercato Italia posso anticipare che questi primi giorni di vendita sono stati interessanti.
Sette villaggi in Italia e la pattuglia nel Mediterraneo. Quanti resort non apriranno?
A fine luglio contiamo di avere riaperto 20 villaggi su 42 in totale. Ci sono destinazioni ancora chiuse e su altre preferiamo attendere ancora qualche mese. Ma è importante ripartire con il giusto approccio.
Cosa dice radio agenzia in questi primi giorni di vendita?
Dice che emerge una forte propensione alla scelta del villaggio italiano. Il resto lo capiremo tra qualche settimana. Sappiamo che una parte del Paese sta soffrendo, ma la vacanza estiva rimane ancora un punto fermo per tanti.
Ora sulle ali dell’entusiasmo vi giocate tanto. Ma la prova del nove arriverà a fine settembre.
In autunno capiremo realmente quanto duramente è stato toccato il nostro settore. Sarà il momento della verità.
L’agenzia, vostro alleato di sempre, è in ginocchio. Veratour propone iniziative di sostegno?
Credo che le adv siano il canale più colpito dal Covid. Abbiamo deciso di intervenire sulle vecchie pratiche chiedendo solo il 10% di acconto contro il 25% di prima. Poi chi prenota sino al 21 giugno riceverà un premio commissionale pari al 3% rispetto alle condizioni previste. Ma teniamo un canale aperto e siamo pronti a discutere con tutti.
I villaggi avranno un format diverso rispetto al passato?
Seguiremo i protocolli alberghieri Oms, quindi niente sevizio a buffet e capienza ridotta in tutte le strutture. Anche per l’animazione sono previste alcune limitazioni, ma cercheremo di non snaturare il prodotto.
Come tutte le aziende avete fatto ricorso agli ammortizzatori sociali. È stata la prima fase difficile nella storia di Veratour?
Una situazione mai vissuta. Abbiamo fatto ricorso alla cassa integrazione, ma a fine giugno contiamo di aver già fatto rientrare a tempo pieno oltre il 50% del personale. Da parte nostra abbiamo cercato di dare un piccolo contributo ai nostri dipendenti facendo scattare la cassa ad aprile per aiutare finanziariamente le famiglie.