- 29/06/2021 17:33
Turismo, ripresa lunga Le previsioni di Deloitte
La ripresa sta arrivando, ma non sarà immediata. Le stime dell’Hospitality Think Tank di Deloitte parlano chiaro: i primi segnali si sono già fatti sentire, ma per parlare di una vera e propria ripresa bisognerà aspettare il 2023 per il mercato domestico e il 2024 per il mercato internazionale.
Questo però non significa certo che la situazione del turismo non migliorerà già da ora. Le stime, precisa Tommaso Stranieri, hospitality leader di Deloitte, “sono state fatte al termine del 2020, prima dell’avvio della campagna vaccinale. Auspicabilmente l’efficacia della campagna stessa potrà migliorare le performance del settore già a partire dal 2021”. Insomma, la ripresa sarà lenta ma probabilmente costante.
Prepararsi al riscatto
Ma dopo le vacche magre, come si sa, arriva il tempo delle vacche grasse. Deloitte prevede, al termine della ripresa, una rinascita del settore. Ed è proprio in questa prospettiva che bisogna lavorare.
“La fase di recovery per il settore hospitality tout-court sarà comunque più lunga rispetto ad altri settori colpiti dalla pandemia” avverte ancora Stranieri. Ma questo aspetto potrebbe avere un risvolto positivo: “È fondamentale che tutti gli operatori dell’ecosistema turismo utilizzino questo periodo di transizione per prepararsi alla nuova fase di prosperità, approntando investimenti di diversa natura con la finalità di migliorare le proprie performance ed essere pronti ad accogliere e gestire il viaggiatore del futuro”.
Insomma, le tempistiche prolungate della rinascita del turismo potranno dare il tempo agli operatori del settore per rivedere le strategie e prepararsi adeguatamente alla nuova fase.